VERSILIA. C’è tempo fino al 30 luglio per firmare presso i Comuni per il Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Si tratta di un referendum che ha un fine più che nobile: il taglio degli stipendi della casta politica.

Il termine per la presentazione al Comitato promotore è il 31 luglio e sarò necessario raggiungere la quota di 500 mila firme affinché il referendum anti-privilegi venga approvato.

L’articolo che si chiede abrogare recita quanto segue: “Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidente delle due Camere ne determinano l’ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all’indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzione di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute dell’Assemblea e delle Commissioni”.

L’iniziativa è promossa da Unione Popolare che recrimina una scarsa copertura mediatica da parte degli operatori dell’informazione tradizionale. Telegiornali e quotidiani cartacei hanno pressoché ignorato l’esistenza del Referendum.

Unione Popolare non si è però persa d’animo, e ha impiegato le risorse online veicolate attraverso Internet per far sentire la sua voce e chiamare i cittadini ad apporre le firme.

Chiedi all’Urp del tuo Municipio dove trovare i moduli per lasciare la tua firma.

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