VIAREGGIO. Il 24 luglio alle ore 10, presso la Sede Regionale di Poste a Firenze, sono stati immediatamente convocati i sindacati della Provincia di Lucca e di tutte le altre Province della Toscana in merito ai possibili disagi derivanti dalla chiusura di numerosi uffici.

“L’azienda continua ad essere irremovibile sui tagli proposti”, racconta Michela Benedetti di Slc-Cgil. “Il sindacato con ancora più determinatezza respinge il piano di una folle ristrutturazione – la terza in sei anni – che renderà infattibile la distribuzione della corrispondenza con catastrofiche conseguenze sulla qualità. Intere comunità, specie in luoghi disagiati, verranno private di un servizio fondamentale come quello offerto negli uffici postali.”

La Slc-Cgil di Lucca e la Slc regionale, unitariamente agli altri sindacati, hanno detto “no”. “La Slc-Cgil ha dichiarato che il piano attualmente non dà garanzia e certezza sul futuro del servizio e dei lavoratori. L’azienda Poste ha scelto di stare sul mercato competendo solo sui costi e non sulla qualità.

“Adesso Poste ha solo come partner il Governo dei tecnici. Si è presentata al tavolo regionale presentando unicamente i tagli, i vari passaggi di avanzamento e le eccedenze che avremo nei vari Uffici di recapito: 23 in Versilia, sette nella Media Valle-Garfagnana, 14 tra Capannori e Lucca in più ai 22-25 Uffici che vorrà chiudere, senza essere in grado di dare una spiegazione logica e certa sul futuro dell’azienda e dei lavoratori.

“Grazie alla pronta mobilitazione del sindacato, che proseguirà con una serie di agitazioni sul territorio, è rinviata ulteriormente la partenza delle fasi di tagli delle zone di recapito. I lavoratori rispetteranno rigorosamente le regole e non effettueranno sostituzioni non dovute per le ferie estive, le maternità e le lunghe assenze oltre i venti giorni.

“Intanto il 23, nell’incontro alla Provincia, la Slc-Cgil chiede anche alla politica di essere solidale con la battaglia del aindacato, contro l’arroganza di un’azienda e contro l’incompetenza del suo management aziendale.

“Poste è l’azienda più grande in Italia, con il più alto numero di dipendenti, ed è dal 1998 in continua ristrutturazione. La politica non ha mai posto la giusta attenzione verso quei processi che non stavano andando nella direzione giusta e cioè nel mantenimento dei servizi di qualità offerti al cittadino.

“La mobilitazione e la vertenza adesso proseguono a livello nazionale”, conclude Benedetti. “La Cgil non fa sconti a nessuno.”

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