(foto Roberto Paglianti)
(foto Roberto Paglianti)

VIAREGGIO. “Come denunciato più e più volte al Prefetto la situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza a Viareggio sta rapidamente degradando. Sta vincendo l’ insicurezza e la paura: una colossale sconfitta che la città non si può permettere sia dal punto di vista civile che economico. Molto si è detto ma molto poco si è fatto; il deficit di iniziative delle istituzioni è lampante; allora è il momento di cominciare a fare: in emergenza la città ha bisogno di una serie di concreti interventi tesi a riconquistare luoghi, vie, parchi e piazze della città ad un sano, sicuro quieto vivere”.

Lo scrive la senatrice Pd Manuela Granaiola (e presidente Auser), alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno interessato la città di Viareggio. Ma anche di un episodio particolare che la stessa Granaiola ha vissuto in prima persona.

“Sabato sera io ed alcune volontarie dell” Auser – racconta – siamo rimaste “assedite” in pineta, nella nostra sede da un gruppo di extracomunitari che da anni sono attivi in quei luoghi (probabile manodopera di locali e più organizzati delinquenti che lucrano anche sulla situazione di difficoltà di altri esseri umani). Sappiamo tutti che si tratta di un vero e proprio supermercato dello spaccio che dalle 20 in poi apre li bottega. Un gruppo di malfattori che per gestire i propri “affari” utilizza le biciclette: lo strumento migliore per muoversi e dileguarsi nel parco”.

“Grazie all’intervento di alcune “guardie ambientali” sono fuggiti lasciando li le loro biciclette. Dunque una lampante conferma delle loro intenzioni. Ma successivamente sono tornati, con un gruppo ancora più numeroso costringendoci ad un vero e proprio “asserragliamento difensivo” dentro la nostra sede. Già questo è un fatto gravissimo; ma ancora più grave è che, dopo varie telefonate, ne i Carabinieri (che molto gentilmente ci hanno fatto notare che la zona non era in quella sera di loro competenza), ne la Polizia (che ha dichiarato di non avere nemmeno una pattuglia in quel momento presente a Viareggio), ne i Vigili sono prontamente intervenuti”.

 “Particolarmente sconsiderato  – accusa Granaiola – il comportamento dell’operatore di turno dei vigili urbani che rispondendo alle mie concitate richieste ha addotto una quantità di problemi per l’intervento di una qualche pattuglia e, alla fine, si è rifiutata anche di identificarsi adducendo come motivazione quella di “essere un’istituzione” (la telefonata dovrebbe essere registrata). Mi domando che figura avrebbe fatto la città se a telefonare ai VV.UU per chiedere aiuto fosse stato un ospite, un villeggiante che si fosse trovato in una qualche situazione simile. L’assedio è poi terminato grazie ad un successivo, occasionale passaggio di un gruppo di passanti che ci hanno accompagnato fuori dal parco”.

Si tratta di un fatto gravissimo che questa volta diviene pubblico grazie al mio ruolo istituzionale; ma mi domando quante volte normali cittadini hanno dovuto sopportare situazioni simili nel più assoluto silenzio ed abbandono. Continuo caparbiamente a domandarmi come mai un parco in centro della città da dopo le ore 20, in estate ed in una località turistica, debba divenire zona a rischio, fonte di paura od insicurezza. E’ evidente che occorre reagire. Rilancio perciò tutte le mie offerte di collaborazione ma intanto chiedo un intervento straordinario, una presenza adeguata e per un certo tempo continuativa, delle forze dell’ordine alla sera nel parco della pineta di ponente finalizzata a sbaraccare queste botteghe dello spaccio e le persone che le gestiscono.

Non mi stancherò mai di chiedere di riconquistare pienamente questi spazi alla fruibilità della città e alla libera attività commerciale. Una riconquista che dovrebbe essere la prima di una lunga serie. Credo di poter ri-affermare che tutti, associazioni, cittadini ed esercenti, siamo più che disponibili a collaborare ad una iniziativa concreta ed efficace che vada in questa direzione.

Viareggio 5 agosto 2012

Con i migliori saluti

Sen. Manuela Granaiola

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