LUCCA. Un serio confronto sulle competenze delle nuove Province e un secco no alla mega Provincia da Massa a Prato. Questo il punto centrale del dibattito che si è svolto durante l’incontro tenutosi questa mattina (giovedì 9) a Palazzo Ducale convocato dal presidente della Provincia Stefano Baccelli e dal presidente della Camera di Commercio Claudio Guerrieri. Presenti l’assessore allo sviluppo economico della Provincia Francesco Bambini e i rappresentanti di Assindustria, UGL, Confartigianato, CNA, CIA, Confcommercio, Confersercenti, Confcooperative, invitati per fare il punto sulla situazione e ascoltare le loro posizioni.

Dall’incontro e dal confronto che ne è scaturito sulle competenze delle nuove Province e le ipotesi di confine e di riordino è emersa in maniera trasversale la prevalenza dell’orientamento a favore di un accorpamento con la Provincia di Massa Carrara anche in considerazione delle attuali funzioni residuali delle nuove Province.

Le categorie economiche hanno espresso anche forte preoccupazione per l’eventuale perdita di funzioni e del ruolo di Lucca come capoluogo del nuovo ente qualora il riordino accorpasse le quattro Province da Massa a Prato, ipotesi che vedrebbe la città di Prato capoluogo.

L’incontro si è concluso un consenso diffuso nella necessità di portare avanti il dibattito affinché il riordino non avvenga attraverso criteri puramente aritmetici ma secondo una continuità, anche morfologica, del territorio, e secondo le competenze che rimarranno in capo alle Province. Consenso unanime dunque all’ipotesi di accorpamento con Massa, anche per consentire a Lucca di mantenere lo status di capoluogo.

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