PIETRASANTA. La pittrice e poetessa milanese Concetta Maria Cormio ed il fotografo versiliese Giacomo Mozzi protagonisti alla Versiliana cpn le loro opere.
I due artisti esporranno alla Galleria del Festival il 17,18 e 19 agosto con orario dalle 17 alle 24, mettendo in mostra le loro opere che, per lo più, vanno a braccetto. Infatti l’idea è di riuscire a fare un parallelo in alcuni ambiti tra l’arte pittorica e quella fotografica.
Sarà una mostra all’insegna della luce e dei colori, ma anche dei diversi punti di vista e dei controluce, una grande varietà di opere e tematiche accompagnerà il visitatore per la durata del percorso.
Concetta Maria Cormio è pittrice e poetessa, sempre stata attiva nel mondo della letteratura, della poesia e della saggistica è riuscita a far correre parallelamente gli scritti poetici alla pittura. Ha vinto molti premi, non ultimo il premio delle Arti – Premio della Cultura edizione 2011a Milano, per la poesia inedita, con l’opera “Il profumo dei ricordi”.
L’anno antecedente ha vinto il premio delle Arti- premio per la cultura per le sue opere pittoriche.
Giacomo Mozzi è un giovane fotografo di Viareggio.
Fa questo lavoro attivamente da qualche anno e gli ha già dato delle soddisfazioni a livello personale. La scalata ovviamente, come in ogni lavoro, è lunga ed i traguardi che vorrebbe raggiungere ambiziosi.
La sua passione per la fotografia c’è sempre stata, fino a divenire il suo lavoro. E’ sempre stato un po’ curioso ed un po’ sperimentale nel modo di fare un po’ tutte le cose e nella fotografia si riscoprono queste peculiarità del suo carattere nell’approccio a vedere il mondo. Vorrebbe far vedere le cose comuni da un altro punto di vista, con altri occhi, colpire colui che vede le sue opere con dei dettagli che sono sotto agli occhi di tutti e che puntualmente vengono ignorati da molti, vuoi per il poco tempo che la società ci impone con i suoi ritmi frenetici, vuoi perché noi forse siamo troppo distratti per accorgersi di alcune cose che ci stanno attorno e forse ce ne accorgiamo troppo tardi.
