(Foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. Grande successo al Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago per l’ultima recita del capolavoro verdiano: La Traviata.

Sul podio Fabrizio Maria Carminati, nel ruolo di Violetta il soprano versiliese Mimma Briganti, in quello di Alfredo il tenore Massimiliano Pisapia mentre in quello di suo padre Giorgio Stefano Antonucci. La regia di Paolo Trevisi.

Applausi a non finire dalla platea per Violetta e l’aria finale del primo atto “Sempre libera degg’io”, per “Un dì quando le veneri” in cui si è esibito il padre e per “Or testimon vi chiamo che qui pagata io l’ho” canatata da Alfredo.

(Foto Andrea Zani)

Prima che calasse il sipario su quest’ultima recita, all’uscita finale dei tre personaggi principali (Mimma Briganti, Massimiliano Pisapia e Stefano Antonucci) standing ovation da parte del pubblico che aveva riempito il teatro in riva al lago per ascoltare il capolavoro verdiano.

L’idea dell’opera nasce per il musicista di Busseto, come una folgorazione, dopo aver assistito alla rappresentazioni teatrali della “Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio, nel febbraio 1852.
(Foto Andrea Zani)

La Traviata è considerata l’opera più significativa e romantica di Giuseppe Verdi e fa parte della “trilogia popolare” assieme a “Il Trovatore” e al “Rigoletto”. La prima rappresentazione, peraltro non salutata felicemente dal pubblico, avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, mentre oggi continua ad essere uno dei titoli più amati del repertorio verdiano.

 Con La Traviata, Verdi racconta la storia d’amore fra il giovane (Alfredo) di rispettata famiglia ed una cortigiana (Violetta) di dubbi costumi. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta.
(Foto Andrea Zani)

La proposta del titolo verdiano all’interno del cartellone del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del lago è voluta essere un omaggio al compositore di Busseto, nell’anno che precede le celebrazioni verdiane. Un’operazione culturale di grande significato perché l’allestimento è anche il primo passo verso una forte collaborazione tra i Teatri della Toscana: Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca che,hanno coprodotto l’allestimento.

Una “Traviata” di taglio tradizionale nel racconto, nell’epoca e nell’interpretazione degli artisti, con i bellissimi costumi creati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini per la Fondazione Cerratelli e le
le scene di Poppi Ranchetti.
(Foto Andrea Zani)

Completano il cast Antonella Carpenito (Flora) Lara Rotili (Annina) Angelo Fiore (Gastone) Italo Proferisce (il Barone) Salvatore Grigoli (il marchese) le coreografie sono di Walter Matteini e il Corpo di Ballo Imperfect Dancers. Maestro del Coro Stefano Visconti.

(Visitato 474 volte, 1 visite oggi)

I RITMI E LE ARMONIE DELLA COMPAGNIA LA FENICE

VINTI 7MILA EURO AL LOTTO ALLA TABACCHERIA FIORELLI