SERAVEZZA. “Offese infamanti e parole da censurare sia politicamente che moralmente, accuse che riescono a toccare il fondo della peggior politica, fuori da ogni etica e logica”.  Commenta così il consigliere provinciale Fabio Giannotti ciò che ha scritto Claudio Paoli (Unione dei cittadini di Seravezza) sul Consigliere Riccardo Maria Cavirani (Pdl) e su Stefano Mussi (Udc), “che bene hanno fatto – prosegue – ad attivare le procedure per la querela nei confronti di chi ha chiaramente espresso a mezzo stampa  una ridicola ed infondata condanna di colpevolezza per i terribili fatti contro l’accampamento rom a Querceta sostituendosi agli inquirenti che stanno ancora indagando”.

“Il Consigliere Cavirani svolge il suo mandato elettorale con senso civico e abnegazione, facendosi portavoce di chi, intimorito degli atteggiamenti di persone come Paoli, si rivolge a lui per avere voce, per manifestare disagio verso i tanti problemi che Seravezza si trova ad affrontare, tra i quali questo del campo rom, problema che per le scarse capacità di questa amministrazione di trovare una soluzione in tempi rapidi, sta assumendo proporzioni enormi, avendo già coinvolto i comuni limitrofi come Forte dei Marmi (venga Paoli a farsi un giro a Vittoria Apuana o in centro!), provincia e regione, portando all’esasperazione i cittadini di Querceta.

Spero che il Presidente del consiglio di Seravezza dimostri l’imparzialità che il suo ruolo impone condannando pubblicamente le accuse fatte dal consigliere Paoli a Cavirani, ristabilendo così un clima ad oggi insostenibile, non è possibile tollerare che venga accusato di un reato grave un consigliere nell’esercizio delle sue funzioni!

Apprendiamo invece con soddisfazione che il Sindaco Neri, così come chiesto dal centrodestra ripetutamente, entro pochi giorni risolverà il problema così da lasciare libera l’area attualmente occupata dal campo rom, meglio tardi che mai a questo punto”.

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