SERAVEZZA. “Ringrazio gli amici e i numerosi cittadini che mi hanno espresso solidarietà dopo le parole d’accusa del capogruppo della maggioranza Claudio Paoli. Ribadisco, come già detto ai giornali e sulla rete, che il gesto di lanciare i sassi contro il campo nomadi è un atto vergognoso ed esecrabile che nulla ha a che fare con lo scontro politico e volerlo cavalcare politicamente come stanno facendo alcuni esponenti della sinistra per delegittimarci è inaccettabile.” A scriverlo è Riccardo Maria Cavirani, consigliere comunale del Pdl.

“Condivido la volontà del sindaco Ettore Neri che su La Nazione invita a stemperare gli animi e apprezzo il suo appello alla moderazione. Tuttavia le parole diffamanti del suo capogruppo, e sottolineo che le parole di un capogruppo hanno una valenza politica ancor più marcata, rimangono pesanti come un macigno e mi spingono a tutelarmi legalmente; inoltre su altri quotidiani la posizione della maggioranza non è chiara e non si leggono le stesse parole di apertura, anzi si continua la caccia alle streghe.

“Non so dove Paoli possa aver letto dei miei commenti che incitavano all’odio razziale nei confronti della popolazione rom: il dibattito dai toni forti che ho avuto su Facebook con il sindaco Ettore Neri è avvenuto circa un mese prima del lancio dei sassi al campo nomadi e riguardava la tempistica, le scelte dell’amministrazione e, soprattutto, la scarsa considerazione che molti dei suoi consiglieri nutrono per le posizioni dell’opposizione. Le parole di Paoli sono quindi fuori tempo massimo, oltre che ad essere ovviamente fuori luogo.

“Biagi appare distratto visto che dimentica che faccio parte di quella sparuta minoranza che nel PdL avversava la linea Tremonti e tanto meno sostiene oggi l’appoggio al governo Monti, che ha saputo solo aumentare le tasse. Si ricordi che il nostro comune sperpera per la cultura mentre per la sicurezza dei cittadini ha stanziato poche risorse. Parla di tagli fatti dai governi nazionali, pensi intanto al buco della Fondazione Terre Medicee.

“Continuerò ad avere giudizi duri per ogni scelta che come opposizione non ci sentiremo di condividere, come è stato il problema campo nomadi, dove l’amministrazione si è mossa lentamente, trovandosi costretta oggi a perseguire la strada di uno sgombro (come da noi ripetutamente richiesto da più di un anno) camuffato però da operazione umanitaria.

“Ma, come ho già dimostrato in precedenza, da parte nostra non sono mancate aperture e collaborazione su molti temi, come ad esempio quelli etici, temi in cui chi oggi ci accusa di razzismo, attacco alle minoranze indifese e populismo retrivo professandosi paladino dei più deboli ha fatto scena muta e si è trovato in qualche modo costretto a votare una mozione di SEL emendata da un ‘becero’ e ‘reazionario’ consigliere del PdL a favore delle coppie di fatto omosessuali.

“Quello che è certo è che per fare politica non ho mai sentito il bisogno di attaccare sulla stampa nessun esponente della maggioranza in maniera così brutale ed infondata al fine di cercarne la delegittimazione, non solo politica ma anche umana.

“è una questione di cultura e di etica, ma purtroppo ognuno ha la sua. La mia mi spinge ad avere fiducia negli altri, per questo spero che Paoli torni sulle proprie posizioni cogliendo anche lui l’invito alla moderazione del sindaco Neri.”

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