LUCCA. “Il danneggiamento ad una delle quattro porte vinciane non incide assolutamente sul livello di salinità rilevato nelle acque del lago di Massaciuccoli.” Lo scrive la Provincia di Lucca in una nota.

“Il meccanismo a doppio sbarramento serve solamente a compensare il livello delle acque nel momento di entrata di un’imbarcazione. La porta vinciana sarà a breve riparata dalla Provincia, ma questo, purtroppo, non risolverà il problema della eccessiva salinità del lago di Massaciuccoli.

“La realtà è che il fenomeno della cattiva qualità delle acque del lago e l’ingresso di acqua salata dal mare è ultradecennale e non è attribuibile ad un unico fatto di cronaca, e cioè i ripetuti atti di vandalismo mirati a forzare le porte per accedere al lago, ma è dato da un insieme di fattori, molti dei quali oggetto di un accordo di programma “Tutela della risorsa idrica del lago di Massaciuccoli” firmato da Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Autorità di Bacino del fiume Serchio, Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Province di Pisa e Lucca, Comuni di Viareggio, Massarosa e Vecchiano, e Arpat risalente al 2006.

“Da questo accordo, finanziato dal Ministero dell’Ambiente con circa 18milioni di euro, sono scaturiti i progetti per il miglioramento della situazione, tra i quali il cosiddetto “tubone” che è in fase di progettazione da parte della Provincia di Pisa.

“Da un ulteriore accordo con un finanziamento della Regione Toscana da 400mila euro è stata realizzata dalla Provincia di Lucca, in qualità di soggetto attuatore, la diga mobile, perfettamente funzionante.”

Le cause della cattiva qualità dell’acqua del lago. “Nel “Progetto strategico per il riequilibrio idrico del bacino del lago Massaciuccoli” redatto dall’Autorità di Bacino del Serchio nel 2004 si evidenzia come il problema principale del lago sia:

– lo scarso apporto di acque dolci meteoriche e di sorgente

– l’immissione di acque di scarico

– il fenomeno del pompaggio delle acque di bonifica che in inverno porta costantemente residui di ogni genere all’interno del lago, e, in estate, asportando acqua per l’irrigazione dei campi, ne provoca l’abbassamento di livello con il conseguente richiamo di acqua salmastra. Il lago, infatti, è un bacino chiuso e se entra poca acqua altrettanto poca ne dovrebbe uscire.

“È evidente che le acque del lago sono utilizzate per svariate funzioni, difficilmente compatibili con il principio di salvaguardia ambientale.

“Inoltre, anche a riprova del fatto del fatto che il malfunzionamento di una delle porte vinciane non incide sulla salinità, c’è il verificarsi di problemi simili non solo nelle acque del la lago, ma in molti pozzi privati, il che indica la presenza di acqua salmastra direttamente in falda a causa di prelievi eccessivi.

“Il fenomeno stesso della moria di pesci nei canali del comprensorio indica come l’aumento delle infiltrazioni di acqua salmastra si sta verificando in tutto il territorio, anche in quello non connesso al lago, come ad esempio nella fossa dell’Abate, evidentemente anche a causa delle condizioni ambientali di siccità e di temperature elevate.”

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