VIAREGGIO. Le segreterie provinciali FP CGIL e UILTrasporti nelle persone di Michele Massari e Antonio Andreozzi, si dichiarano “molto dispiaciute ed amareggiate per le mancate decisioni dei 5 Comuni soci di ERSU SpA, in occasione dell’ Assemblea dei soci convocata per venerdì 30 agosto”.
Dal punto di vista dei sindacati infatti la riunioni è portato ad una nuova “fumata nera”, da un “nulla di fatto”.
“Un ulteriore rinvio per i soci – scrivono i sindacati – chiamati a presenziare di nuovo all’assemblea è previsto per martedì 4 settembre alle 18 nella sede aziendale. Lo stesso giorno, alle 21 al bar Gamba è in programma l’assemblea dei lavoratori Ersu.
“Lavoratori che aspettano le risposte come da accordi sottoscritti tra i comuni soci- l’azienda e le oo.ss. alla presenza del Prefetto. Tali accordi ulteriormente ribaditi con un successivo incontro tenutosi il 07.08.12, al quale erano presenti l’azienda-i 5 comuni soci ( tramite gli assessori delegati )- le oo.ss. Pertanto riteniamo doveroso ricordare ai 5 comuni soci che gli impegni sottoscritti vanno rispettati anche perché il tempo stringe ed il tempo per i rinvii è terminato”.
Ricordiamo solo che a rischio sono i seguenti posti di lavoro:
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n. 36 lavoratori a tempo determinato di ERSU, ma che effettuano 10/11 mesi l’anno di lavoro e il loro posto di lavoro è previsto nella pianta organica e risulta anche dai capitolati dei servizi dei vari comuni. Pertanto si possono ritenere impieghi strutturali;
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n. 15 lavoratori a tempo indeterminato che svolgono lavoro di spazzamento manuale e meccanizzato nel comune di FDM in regime di sub appalto con la ditta Aimeri Ambiente.
“Non vorremmo che ai 40 ex TEV/VEOLIA ci aggiungessimo anche i 51 ERSU per un totale di 91 posti di lavoro + quelli dell’indotto persi nell’igiene ambientale nella sola Versilia. È un grido d’allarme che lanciamo alle Istituzioni perché è partito il conto alla rovescia, infatti l’Ato Costa ha iniziato a reperire i dati relativi al personale in tutte le aziende che dovranno confluire con il nuovo gestore Reti Ambiente. Le risposte non sono più rinviabili”
