VIAREGGIO. “Le mani sulla città. Sembra proprio questo lo scenario a cui rimanda il comportamento del Commissario prefettizio Dott. Mannino e di alcuni dirigenti comunali”.

 Lo scrive Andrea Antonioli, ex segretario della Cgil di Viareggio. “Mi riferisco alla deliberazione del dirigente Bertolucci – scrive Antonioli – in merito al frazionamento di Polo Nautico, un vero e proprio colpo di mano a vantaggio della speculazione contro i lavoratori che non tiene conto della nuova legge regionale istitutiva della Port Autority. È infatti chiaro che con l’entrata in vigore della nuova legge regionale a giugno 2012, che assegna alla Port Autority le competenze sulle concessioni demaniali, il Comune non può più deliberare in merito. Invece, a pochi giorni dall’insediamento del Commissario prefettizio, a cui la Fiom aveva già richiesto un incontro per discutere proprio l’argomento “concessione Polo nautico”, il dirigente del settore autorizzava il frazionamento mettendo in questo modo a rischio centinaia di posti di lavoro. Certamente gli appetiti su queste aree sono forti e le crisi sono il momento migliore per operare le speculazioni”.

 “Il caso ha voluto – aggiunge l’esponete della Cgil – che pochi giorni dopo Mannino nominasse al suo fianco l’Ammiraglio Brusco che per anni ha comandato quel settore, le Capitanerie di Porto, a cui sono state finalmente nel 2002 tolte le competenze sul demanio ed assegnate alla Regione e da questa al Comune. Ma le ambizioni a gestire le concessioni demaniali non sono certo cessate e c’è voluto addirittura il pronunciamento della corte Costituzionale per sciogliere definitivamente il nodo, ma a Viareggio, tra le banchine e soprattutto tra coloro che detengono le più vantaggiose posizioni di rendita, c’è ancora chi rimpiange, ed invoca la gestione della capitaneria e sicuramente ha brindato alla nomina dell’Ammiraglio Brusco che qualcuno avrebbe voluto addirittura a dirigere la Port Autority se non a correre per fare il sindaco di Viareggio”.

 “Siamo davvero in buone mani ed è normale che i quattro commissari siano tanto impegnati da non sentire il bisogno, prima di tutto morale e poi istituzionale, di partecipare all’invito rivolto dall’associazione “il mondo che vorrei”, insieme agli altri soggetti che hanno avanzato la richiesta di costituirsi parte civile per la strage del 29 giugno”.

“E cosa dire della gravissima superficialità con la quale il Commissario afferma che le pensioni saranno pagate per due mesi poi dopo 60 giorni gli sfrattati ospiti delle strutture, spesso con minori, dovranno trovarsi un’altra soluzione. Ma lo sa che queste famiglie spesso senza reddito non sono in villeggiatura, bensì sono alla disperazione, in una città dove non si trova lavoro, i disoccupati ed i cassaintegrati aumentano e dove la situazione sociale diventa ogni giorno più esplosiva. Di tutto abbiamo bisogno ma non che venga gettata ancora benzina sul fuoco e questi atti vanno proprio in questa direzione”.

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ultimo aggiornamento: 08-09-2012


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