VIAREGGIO. “Le notizie apparse questa mattina (lunedì 10 settembre) sulla cronaca di Viareggio de Il Tirreno in merito ai ‘movimenti’ intorno al Pucciniano preoccupano non poco e, in attesa di chiarimenti da parte degli organi della Fondazione e da parte del Commissario, meritano alcune riflessioni, anche di ordine generale.” Così scrive Massimiliano Baldini, leader del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“In primo luogo giova ricordare che il commissariamento del Comune ha determinato la fine del governo politico della città, cioè del governo scelto dagli elettori nel 2008.

“Il commissario è un tecnico e come tale ha compiti ben precisi stabiliti dalla legge fra i quali non potrebbero rientrare scelte di natura politica. Lo dico in quanto, in attesa delle prossime elezioni comunali del 2013, non mi pare legittimo che i consigli di amministrazione dei vari enti partecipati, nati e costituiti sulla base di scelte politiche operate dalla precedente amministrazione, oggi commissariata, debbano avere la possibilità di assumere decisioni che vadano al di là della gestione dell’ordinaria amministrazione.

“Nello specifico, non mi pare legittimo che il cda del Pucciniano, ad oggi ancora espressione di una giunta politica ormai commissariata, possa compiere scelte di modifica statutaria dietro le quali potrebbero nascondersi tentativi di rafforzamento del potere degli organi ad oggi in carica, in barba al futuro consiglio comunale.

“Sulla scorta di quanto sopra, quanto mai urgente risulta essere un chiarimento pubblico sulle questioni delle cooptazioni e degli incarichi remunerati.

“Mi voglio augurare che il primo a vigilare sulle regole e sui conti sia proprio il commissario Mannino, non permettendo nell’attuale situazione di carenza di potere politico, ‘colpi di mano’ privi di legittimazione
elettorale e dannosi per le casse già vuote del nostro comune e dei nostri enti partecipati.

“Parliamoci chiaro: spesso i problemi di questi enti partecipati, ed il Pucciniano ne è un esempio, sono scaturiti da situazioni di ‘governo padronale’ da parte di questo o quel personaggio, palese od occulto che
fosse.

“Non è sostituendo un padrone con un altro che si risolvono i problemi. Anzi, gli statuti monocolore hanno creato e creano molti problemi a Viareggio: ce lo insegna il Premio Rèpaci.

“Meglio mandare a casa tutti quelli che vogliono fare da padrone, tutelando anche in questa fase di limbo’ i diritti del Comune di Viareggio che, a breve, tornerà ad avere un suo consiglio comunale eletto dai cittadini.”

(Visitato 15 volte, 1 visite oggi)

IN RICORDO DI PIERANTONIO GRAZIANI, IL PICCOLO GRANDE UOMO SCOMPARSO CINQUE ANNI FA

“LE NOSTRE SCUOLE SONO SICURE”. L’AMMINISTRAZIONE REPLICA A MONTEFORTE