MASSAROSA. “Rischiamo di diventare la Las Vegas della Versilia”. Parole dure, anche contro governo e ministro, da parte dell’assessore al commercio di Massarosa Federico Pierucci. Va infatti in fumo la norma, inizialmente prevista nel Decreto Sanità, per la distanza minima tra sale slot e luoghi sensibili, come le scuole. Una decisione che rischia di mandare in alto mare anche quanto fatto da Massarosa fino ad ora in questa direzione.

“Ho letto la stesura definita del Decreto Sanità – dice Pierucci – e dalla bozza che ho letto posso dire che alla fine l’elefante ha partorito il topolino”. Pierucci rinfaccia al ministro di essersi rimangiato la parola. “Non più di 15 giorni fa ho partecipato ad un incontro a Villa Bottini a Lucca a cui era presente anche il Ministro Balduzzi. Ha preso personalmente e come membro del governo dei chiari impegni, che ora si è rimangiato”.

Addio quindi distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili e frequentati dai minori, come scuole e parchi. “Già da maggio però – precisa Pierucci – il sindaco ha emessa un’apposita ordinanza sindacale. Che vieta l’apertura di nuove sale giochi a 500 metri dai luoghi sensibili e dai centri abitati”.

Il rischio è però che qualcuno impugni quella ordinanza. “Finora nessuno l’ha fatto, anche perché la scelta del sindaco e dell’amministrazione si basa sul testo unico per la Sicurezza. Il rischio, senza questa ordinanza, è di veder Massarosa trasformarsi in Las Vegas. Abbiamo infatti voluto l’ordinanza a fronte di un invasione di richieste di aperture di sale slot e sale giochi, in tutta la Piana di Massarosa, per almeno 4 attività diverse”.

(foto Pomella)
(foto Pomella)

Il Comune però non fa passi indietro. ” Nessun passo indietro – dice Pierucci – perché rimaniamo dell’avviso che queste attività non portano ricchezza ma povertà sul territorio, non portano un euro di ricchezza al territorio ma semmai portano via soldi dal territorio. E perché riteniamo siano pericolose, specie per i minorenni. Anche se, ormai, la macchinetta per le slot la trovano in qualsiasi bar del territorio quando vanno a comprare il gelato e trovano decine di persone a buttare figlia da 50 euro in quelle macchinette”.

Per ora nessun ha impugnato l’ordinanza e ha fatto ricorso. Ma Pierucci non resta certo a guardare. “Intanto ho mosso, a titolo personale, tutti i parlamentari del Pd per sensibilizzarli sulla questione. Inoltre ora scriverò al Ministro Balduzzi per manifestargli la vergogna e indignazione come privato cittadino che gli ha sentito dire una cosa 15 giorni fa, e fare l’esatto contrario oggi”.

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