(foto Pomella)
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CAMAIORE. “Alcune osservazioni per spiegare perché non ho sottoscritto il documento riguardano i contenuti e non – ovviamente – la libertà di esprimersi dentro il Partito”. Così Anna Graziani, esponente del Pd camaiorese, intende precisare le ragioni che l’hanno portata a non firmare il documento per sostenere il sindaco di Firenze, Matteo Renzi alle future primarie del Partito Democratico, approvato invece dal sindaco Alessandro Del Dotto e dalla maggioranza dei consiglieri comunali del Pd.

“Sul “siete tutti uguali” – spiega Anna Graziani – è vero che questo è quello che è un sentimento diffuso, ma penso che sia stato alimentato dal tafazzismo del centrosinistra, e dalla nostra incapacità di valorizzare quello che noi democratici a tutti i livelli territoriali stiamo facendo per tentare di riabilitare la politica dall’incrostazione dei privilegi. Ad esempio, ho visto che Renzi ha detto a Verona che possiamo battere Grillo se aboliamo il vitalizio dei parlamentari. Ma ahimè questo è già avvenuto e su proposta del PD costoro sono passati al retributivo dall’inizio di quest’anno ! Forse il suo sostenitore Matteo Richetti, presidente del Consiglio regionale emiliano che per primo ha deciso sul tema (ma solo con decorrenza 2015) non ha avuto il tempo di spiegarglielo.

Sulle primarie per la premiership avrei sottolineato meglio il ruolo avuto da Bersani nell’imporre (perché di questo si è trattato) il superamento dello Statuto che dice: il segretario del PD è il candidato alla guida del governo, e l’unico candidato democratico in primarie di coalizione. Non sono sicura che altri, avendo in tasca tale assicurata funzione, avrebbero rimesso in gioco tutto (regole e rendite di posizione) a favore della possibilità di dare una forza diversa al nostro progetto di governo. E dunque non accantono nessuna posizione congressuale ma sono contenta di averlo sostenuto al Congresso come lo sosterrò nelle primarie. Sulle cui regole anche io dico che devono essere aperte, con l’unico limite del ridicolo delle autocandidature a gogò delle ultime ore. Davvero crediamo che tutti quelli che alzano la mano abbiano le caratteristiche – anche solo in astratto – per guidare il Paese ?

Terzo punto: va bene che ci siamo recentemente misurati con il popolo camaiorese e l’ebbrezza del confronto non ci è passata, ma da qui ad individuare nella categoria degli amministratori l’unica attrezzata ad interpretare la volontà popolare ce ne corre. Lasciamo a B. il copyright di unto del Signore.

Quarto: non capisco dove e a chi è indirizzato l’appello finale al coraggio, posto che la campagna per le primarie vede già candidati in corsa e molti che stanno decidendo di scendere in campo. Non vorrei che domani si potesse dire che se uno sceglie A è coraggioso, se punta a B è vile.

Meglio dire esplicitamente: mi piace A per questi motivi, meglio di B per questi altri”.

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anna graziani camaiore consiglio comunale elezioni matteo renzi pd primarie

ultimo aggiornamento: 19-09-2012


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