VIAREGGIO. La convinzione che col Prato qualcosa (forse anche di più) non sia funzionato pervade anche Eros Pellegrini. L’esterno del Viareggio, comunque sufficiente contro i lanieri, non nega che le zebre abbiamo disputato una brutta prima frazione di gioco: “La partita di venerdì è stata la peggiore sino ad ora: abbiamo regalato un tempo al Prato. La questione non è il rigore: dobbiamo giocare meglio. Nelle altre gare abbiamo giocato meglio, sia con la Paganese, che col Benevento. La squadra c’è e anche domenica a Carrara andremo con la convinzione di fare tre punti”.
Ogni punto conquistato, però, fa sempre comodo nell’economia di un campionato tutt’altro che semplice: “Secondo me in trasferta non giochiamo diversamente da come facciamo in casa. Questo girone è più combattuto dell’altro: farà la differenza chi otterrà più punti fuori casa. Arriviamo carichi al derby, il mister in allenamento ci sprona sempre a dare il 100%.
Fare paragoni con lo scorso anno sembra azzardato e decisamente prematuro, anche se Pellegrini, che veste la maglia del Viareggio dallo scorso gennaio, un bilancio della sua esperienza in riva al Tirreno, lo può tracciare: “Sono andati via giocatori importanti, ma adesso ci sono giovani interessanti, che devono capire i meccanismi. Cerchiamo di amalgamare il tutto per diventare una buona squadra. Io sono arrivato l’ultimo giorno del mercato invernale, col direttore Giovanni Dolci che ha creduto in me. Io ho sempre giocato col coltello tra i denti e non ho fatto ancora assolutamente nulla”.
Ma guai a sentirsi un titolare fisso: “Sinceramente la sicurezza del posto non ce l’ho. Il mister se fai bene in allenamento ti premia, se vede che sei in un periodo no, giustamente, ti leva. Io cerco di dare sempre il massimo”.
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