VERSILIA. In un momento storico di crisi economica il nuovo dirigente della polizia stradale toscana, Michele La Fortezza, a seguito del suo insediamento e delle note esigenze di spending review ha istituito una sua gestione  tutta particolare con due pesi e due misure.

“Se da un lato questo sindacato non condivide il taglio sulla sicurezza stradale operato recentemente sulle scorte di polizia alle gare ciclistiche, in relazione al principio della razionalizzazione – spiega il Segretario nazionale, Gianluca Pantaleoni –  ha però accettato che la recente gara ciclistica di professionisti maschile in linea su strada denominata Gran Premio di Camaiore è stata scortata con soli tre motociclisti della polizia stradale a differenza dei soliti otto o addirittura dieci più l’auto aggiuntiva come negli anni passati.

Altra gestione invece è stata attuata a Prato poco tempo dopo dallo stesso  La Fortezza dove al Gran Premio Industria e Commercio, medesima gara di professionisti maschile, ma con un percorso oltretutto ritenuto meno pericoloso di quello di Camaiore, ha disposto un servizio con ben quattro motociclisti e addirittura due auto.

Atipico inoltre l’impiego di due auto con quattro poliziotti, poichè le moto, oltre che ad assicurare più sicurezza, avrebbero garantito un risparmio del 50% del personale impiegato.

Vani i tentativi operati dal sindacato di polizia prima dell’effettuazione della gara dove il Dirigente oltre a non fornire un giustificazione logica al suo criterio gestionale ha dissentito anche sulla criticità mossa dal sindacato adducendo che era un problema di organizzazione di servizio e che il criterio era un problema proprio.

Nulla è valso l’intervento diretto del Vice Prefetto DE ROSA Castrese Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali del Ministero dell’Interno che immediatamente avvisato dal sindacato ha interagito con il Dirigente prima dell’effettuazione del servizio.

La Segreteria Nazionale nel censurare la gestione del funzionario ritenendola fallimentare ha deferito il comportamento dello stesso al Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Capo della Polizia Prefetto Antonio Manganelli richiedendo l’apertura di una inchiesta amministrativa”.

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ultimo aggiornamento: 20-09-2012


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