LUCCA. Si è tenuta oggi 24 settembre a Palazzo Ducale alla presenza di parlamentari, consiglieri regionali, rappresentanti di Comuni, commissioni consiliari della Provincia e sindacati una riunione convocata dagli assessori Bambini e Regoli per fare il punto della situazione sul piano di riorganizzazione di Poste SpA, la quale, negli incontri avuti sul territorio, conferma la sua intenzione di procedere con la chiusura di tutta una serie di uffici e recapiti postali.

La riunione aveva lo scopo di decidere le iniziative da intraprendere.

Al termine dell’incontro di oggi è stato ribadito un no deciso da parte di tutti i presenti in merito alla chiusura degli uffici postali.

Il primo passo sarà una comunicazione all’Agcom, come organo deputato al controllo sul funzionamento di tutta una serie di sevizi, inclusi quello postale, comunicazione nella quale si sottolinea che con questo piano di riorganizzazione Poste non garantisce il servizio universale ai cittadini, così come invece previsto negli accordi di programma che poste ha sottoscritto con il Governo nel 2008.

I sindacati hanno deciso uno sciopero nazionale per il 12 ottobre che vedrà una folta partecipazione anche da parte degli enti.

La Provincia ha poi ricevuto mandato, da parte di tutti i presenti, di convocare un nuovo incontro al quale invitare Poste SpA con l’obiettivo di aprire un confronto sul piano di riorganizzazione.

Dopo la riunione convocata a luglio in Provincia contro la chiusura degli uffici, Poste SpA ha tenuto una serie di incontri sul territorio con sindaci, rappresentanti dell’amministrazione provinciale e organizzazioni sindacali. Poste, al termine di questi incontri, ha riconfermato il piano di riorganizzazione ipotizzando la disponibilità a tenere aperti alcuni uffici, ma in numero limitato, a fronte di un impegno delle amministrazioni comunali di trasferire a Poste SpA una serie di servizi, come ad esempio la riscossione di tributi e tasse.

In questo ultimo mese si sono moltiplicate le iniziative di mobilitazione da parte di sindacati, mozioni e ordini del giorno di consigli comunali e assemblee di cittadini contro il piano di riorganizzazione.

Dall’altra parte, fatto non valutato positivamente dai presenti all’incontro di oggi, il Governo ha risposto a una interrogazione di parlamentari locali avallando il piano di Poste, una posizione che non ha convinto parlamentari, rappresentanti di enti locali e sindacati.

Inoltre, pochi giorni fa, Poste avrebbe comunicato ai sindacati la sospensione del piano con l’intento di confrontarsi al fine di recuperare la sezione “pacchi e corrispondenze”. Questa posizione non convince i soggetti partecipanti all’incontro, in quanto si limita a spostare e rimandare la riorganizzazione generale che comunque Poste afferma di voler portare avanti.

 

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