LUCCA. Da una questione di sole donne, la conciliazione dei tempi è divenuta un tema che riguarda l’intero sistema sociale ed economico. La ricerca di un equilibrio fra i tempi di vita e i tempi di lavoro è un bisogno sentito da donne e da uomini e coinvolge imprese e territori.

Il tema della conciliazione infatti è uno dei terreni su cui in futuro si giocherà sempre più la competitività, una sfida a cui le imprese non possono rinunciare poichè la capacità di trattenere il capitale umano e di motivarlo è considerato garanzia di competitività aziendale.

Proprio per trasformare il territorio lucchese in un ambiente favorevole in termini di opportunità e modalità di conciliazione la Provincia di Lucca nel tempo si è fatta promotrice di azioni necessarie alla concertazione tra i diversi attori coinvolti per dare il via ad un profondo cambiamento culturale possibile solo se inteso come “patto sociale” fra le parti.

Da qui la pubblicazione da parte della Provincia di una Guida alla conciliazione che contiene informazioni, proposte e riferimenti e vuol rappresentare un primo passo nella direzione di attivare circuiti virtuosi per una soluzione condivisa della questione.

La Guida è stata presentata questa mattina a Palazzo Ducale dall’assessore alle Pari opportunità Federica Maineri insieme alla curatrice del volume, Wanda Pezzi e fa parte di un più ampio percorso di promozione della conciliazione, finanziato dalla Regione Toscana.

Le 20mila copie della pubblicazione saranno distribuite dalla Provincia nei centri per l’impiego, nelle sedi della ASL, presso i sindacati e una parte sarà spedita alle imprese che hanno partecipato alle fasi precedenti del progetto.

Di cosa si parla ovvero Il “vocabolario della conciliazione”

  • Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: ricerca di un’armonizzazione fra i tempi di vita e i tempi di lavoro
  • Conciliazione dei tempi per la qualità della vita e lo sviluppo organizzativo: armonizzare il processo produttivo e la gestione delle risorse umane per migliorare la produttività e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in relazione alle responsabilità familiari, alle esigenze formative, all’avanzamento dell’età
  • Work-life balance: ricerca del miglior equilibrio fra l’attività lavorativa e la vita privata
  • Impresa family friendly: impresa amica delleMamme e dei Papà. Impresa che ricerca l’armonizzazione del processo produttivo e della gestione delle risorse umane per migliorare la produttività e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in relazione alle responsabilità familiari, alle esigenze formative, all’avanzamento dell’età.

Perché cercare la conciliazione. Riuscire ad attuare programmi di conciliazione per le imprese significa assicurarsi una serie di vantaggi. Dal punto di vista organizzativo ne guadagnano l’immagine aziendale e il senso di appartenenza ma anche la capacità di attrarre e sviluppare talenti e la motivazione dei collaboratori con una sensibile diminuzione del tasso di assenteismo e di conflittualità.

Dal punto di vista produttivo aumentano efficienza e produttività ma ne guadagnano anche la creatività, la qualità dei servizi offerti.

Come arrivare alla conciliazione. Certamente sviluppare programmi di conciliazione comporta per le aziende un investimento in termini di risorse umane con particolare attenzione al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di cultura al momento della selezione del personale, della formazione, della valutazione delle prestazioni e delle politiche retributive.

Un altro investimento è nella ricerca di modelli organizzativi capaci di flessibilità nei tempi e negli orari come nei modi di produzione.

In generale, alle imprese è richiesto un cambiamento di mentalità per arrivare ad una visione del personale come risorsa e non come mero costo aziendale.

La Guida contiene, poi, un’ampia sezione sulla normativa vigente (congedi parentali, misure per la conciliazione, ecc) e sugli incentivi e i finanziamenti per le imprese e i soggetti autonomi, con scadenze e modalità di accesso.

Tra gli argomenti trattati, molto interessante è la presentazione e la proposta del servizio della banca del tempo, iniziativa già attiva in alcune zone del nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda i servizi all’infanzia, agli anziani e per il tempo libero.

Nella Banca del tempo non si deposita denaro ma tempo, si crea scambio, relazione fra soggetti diversi, si trova risposta ad alcune esigenze, a volte elementari, come l’accompagnamento a scuola di un bambino. Le attività che si scambiano sono diverse: dalla cura delle persone, alla cura della casa, dei bambini, alle lezioni di italiano, inglese, arabo, computer, cucina.

Nella Guida si trovano anche tutti i recapiti utili per avere informazioni più approfondite come il Centro Pari Opportunità e politiche di genere della Provincia di Lucca e l’Ufficio della Consigliera di parità provinciale.

 

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