(foto Roberto Paglianti)
(foto Roberto Paglianti)

VIAREGGIO. Quando la crisi colpisce anche un hotel simbolo, come il Principe di Piemonte, vuol dire che la cosa è davvero seria. Saranno infatti 15 i lavoratori dell’hotel che dal primo ottobre andranno in cassa integrazione straordinaria.

La crisi e la flessione del turismo ha coinvolto anche uno degli hotel più belli, famosi e rinomati non solo a Viareggio, ma nell’intera Versilia. “La proprietà – spiega il rappresentante Cgil Filcams Lino Giovannelli, che ha tenuto una conferenza stampa congiunta con Giampero Guidi della Cisl – ci ha convocato proponendoci la cassa integrazione per 15 dipendenti. La nostra proposta è di effettuarla a rotazione, per garantire un minimo di stipendio a tutti i lavoratori del Principe. Purtroppo l’azienda ci ha mostrato il quadro economico, e questo esercizio si è chiuso molto molto male”.

Ci sono quindi 15 famiglie che da oggi avranno la vita molto più complicata. Per la Cgil ci sono chiare responsabilità. “Quando anche un hotel come il Principe di Piemonte si trova in crisi, significa una sola cosa. Che da anni non si affronta seriamente una politica per il turismo, sia a Viareggio che a livello versiliese. Da anni chiediamo di destagionalizzare il turismo, di prevedere iniziative anche in inverno, di avere un centro congressi adeguato. La mancata risposta alle nostre istanze ha fatto sì che oggi ci troviamo in questa situazione. Il Principe è solo la punta dell’iceberg. È ora che le istituzioni e le categorie si siedano attorno ad un tavolo per parlare di sviluppo, di progetti per il futuro, di politiche turistiche”.

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cassa integrazione cgil cisl hotel principe di piemonte viareggio

ultimo aggiornamento: 26-09-2012


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