(foto Mario Giannecchini)
(foto Mario Giannecchini)

VIAREGGIO. Si punta spesso il dito accusatore, specie in questo periodo, contro i cacciatori. “La caccia è pericolosa, il piombo che sparano è dannoso per l’ambiente”, si dice. Ma anche la pesca, soprattutto quando è fatta da gente inesperta e poco giudiziosa, può fare danni.

Non parliamo solo della pesca illegale, della pesca abusiva, di tutti quegli episodi insomma che rientrano nella cronaca e che spesso vengono alla ribalta per le operazioni della Capitaneria di Porto di Viareggio che colpisce l’illegalità.

Parliamo invece della pesca sportiva, di quei tanti appassionati che nelle giornata di sole si assiepano sugli scogli, lungo il molo, sulla diga foranea, con la loro canna da pesca, per passare una giornata all’aria aperta e magari prendere qualche pesciolino.

Le fotografie che ci ha inviato Mario Giannecchini parlano chiaro. È un ‘piovanello tridattilo”, un piccolo uccello che è rimasto imprigionato da piombi e lenze sciaguratamente abbandonati in prossimità delle acque del porto di Viareggio. Il fotografo, con l’aiuto di un amico, ha cercato di liberare lo sfortunato uccellino. Ma invano, ovviamente, perché il volatile ha preferito fuggire via. Purtroppo episodi del genere non sono nuovi, anzi capitano molto spesso. L’eccezionalità di questa volta è averne ‘catturato’ uno in queste belle (ma tristi) fotografie.

Non sono nuove neanche le lamentele e le proteste che giungono quasi quotidianamente alla nostra redazione. La spiaggia, il “triangolino”, la diga foranea, il molo, il porto hanno bisogno di maggiore cura e attenzione. In primis da parte di chi quei posti li frequenta. Ma anche da parte delle istituzioni che potrebbero e dovrebbero vigilare sulla salute del nostre mare.

 

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