(foto Pomella)
(foto Pomella)

LIDO. No allo spostamento del mercato settimanale da viale Kennedy alla passeggiata.

Ad opporsi alla decisione che pare voler prendere l’amministrazione Del Dotto è Pier Francesco Pardini, capogruppo Udc in consiglio comunale a Camaiore.

Prima di tutto per problemi strutturali. “Il lungomare – dice Pardini – è fatto con travertino bianco e arenaria scura, non è stato progettato per sopportare il peso di camion e furgoni. Già oggi in diversi punti la pavimentazione è danneggiata, figuriamoci se ci saliranno una volta a settimana i furgoni”.

“Oggi la manutenzione della passeggiata ci costa 40 mila euro l’anno. Se ospiterà il mercato – aggiunge Pardini – lo stesso Comune di Camaiore con i suoi tecnici ha stimato che solo il primo anno ci costerà il doppio, e aumenterà in modo esponenziale negli anni a venire. Perché rovinare il biglietto da visita di Lido e dell’intero territorio?”.

Inoltre, aggiunge Pardini, per definire le piazzole dovranno essere piantate sul lungomare “circa 140 borchie e 280 chiodi in ottone. A poco servirebbero le fideiussioni chieste a garanzia agli stessi ambulanti. Se già oggi la passeggiata è rovinata, come si fa domani a dare la responsabilità a questo o quel banco di aver fatto danni? Ne nascerebbero sicuramente dei contenziosi. Che facciamo, mandiamo i controlli a fotografare le singole piazzole prima e dopo il mercato?”.
 C è poi il problema dei parcheggi e della viabilità. “Il mercato di viale Kennedy crea problemi di viabilità sull’Aurelia. Ve lo immaginate che vuol dire portare il mercato sul lungomare in estate? Vuol dire che di posti non se ne troveranno, e che il caos per le strade sarà garantito. I parcheggi inoltre nell’area intorno a viale Kennedy, ad esempio quelli dell’Esselunga o dietro l’Una Hotel, sono in gran parte gratis. Sulla passeggiata saranno quasi tutti a pagamento: neanche gli ambulanti ci guadagneranno. La gente sceglie il mercato per spendere qualche euro in meno, ma se poi gli euro deve lasciarli per il parcheggio non conviene più”.
C’è infine, per Pier Francesco Pardini, un altro problema, di logistica. “Il mercato in viale Kennedy è l’unico a norma di tutta la Toscana. Quell’area è perfetta per i clienti e per gli ambulanti. Ci sono gli spazi di sicurezza, le aree di fuga, i posti auto. Se si portasse sul lungomare il mercato dovrebbe avere una lunghezza, per essere a norma, di 1,7 chilometri. E quante saranno mai le persone che lo percorreranno tutti, avanti e indietro? Già in via di Mezzo a Camaiore nel centro storico gli ambulanti si lamentano che tanti, specie gli anziani, percorrono solo un pezzo di mercato. In quanti percorrerebbero 3 chilometri per visitare tutti i banchi? Nessuno. La verità è che ci sarebbero tre tronconi: il mercato del Secco, il mercato del Pontile, il mercato del Cavalluccio”.

Pardini non chiude al dialogo. “Ho affermato dal primo momento in consiglio comunale di voler fare opposizione. Ma opposizione costruttiva, non strumentale. Dico quindi che è meglio non affrettare questa decisione, ma ponderarla con attenzione. Vogliamo togliere il mercato da viale Kennedy? Studiamo soluzioni alternative, ma solo dopo avere il quadro reale dei benefici e dei problemi che può causare lo spostamento dei banchi. Facciamo prima – propone Pardini – un sondaggio istituzionale su cosa vogliono davvero gli ambulanti. E allo stesso tempo non dimentichiamo di coinvolgere nella scelta anche le altre categorie, dai residenti ai negozi, dagli stabilimenti agli hotel”.

Pardini comunque apprezza il passaggio istituzionale avvenuto. “Apprezzo che la discussione sia stata affrontata in commissione e serenamente, grazie anche al presidente della stessa commissione Andrea Favilla (Fed.Sin.) – dice Pardini – ma il mercato non può andare in passeggiata, per tutta questa serie di motivi”.

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