(foto Sermas)
(foto Sermas)

MASSAROSA. Produrre abbastanza energia elettrica da accendere, per un anno, l’intero paese di Quiesa. È quello che è riuscita a fare Sermas, azienda partecipata al 100% dal Comune di Massarosa, con l’energia prodotta in un anno dai suoi tre impianti fotovoltaici: quello della zona dell’ex discarica del Brentino e i due di Piano di Mommio.

PANNELLI SOLARI. Ovviamente l’energia prodotto non serve, fisicamente, ad illuminare Quiesa, ne gli altri paesi di Massarosa. Viene invece rivenduta. E in tutto, nel corso dell’anno, tra contributi e energia venduta Sermas da questa operazione  ha incassato qualcosa come 1 milione di euro.

“Questi soldi – spiega il direttore e presidente di Sermas, Angelo Battaglia – saranno utilizzati per realizzare altri accorgimenti per il risparmio energetico e la riduzione dei consumi”. La sorpresa, per l’azienda pubblica, è che in media la produzione di corrente elettrica è stata del 20% superiore alle stime fatte in partenza. “Questo perché – spiega Battaglia – abbiamo un sistema di monitoraggio che ci avvisa in tempo reale di eventuali problemi all’impianto, che siamo in grado di riparare nel giro di 4 ore. Di fatto gli impianti sono stati sempre funzionati al 100% per tutto l’anno”.

CALDAIE. Ma il risparmio a cui sta attenta la società Sermas non finisce qui. Nel giro di pochi mesi infatti sono stati sostituiti tutti gli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici (scuole, uffici, Comune, palestre) con caldaie a gestione di calore. “Questo permette una cosa sciocca ma importante, come lo spegnimento delle caldaie quando gli edifici sono chiusi. E, in un anno, ci ha già fatto risparmiare tra i 15 e i 20 mila euro l’anno”. Un risparmio su cui incide anche la rinegoziazione che anno dopo anno viene fatta sul prezzo del metano. A questi risparmi vanno aggiunti gli oltre 270 mila euro che il Comune ha già incassato per i dividenti da Toscana Energia, con cui un ramo di Sermas si è fuso e incorporato all’inizio della amministrazione Mungai.

Un taglio su spese e costi che non risparmia neanche chi a Sermas ci lavora, a partire dal presidente. In passato c’era un direttore che prendeva circa 3.000 euro al mese

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

di compenso, e un presidente che prendeva altri 800 euro. Ora la figura di presidente e direttore è accorpata: per il primo incarico Angelo Battaglia percepisce 500 euro al mese, per il secondo nulla.

 LAVORI PUBBLICI. Il 2012 è stato anche l’anno in cui il Comune di Massarosa ha affidato a Sermas anche alcuni lavori pubblici di un certo peso. Gli obiettivi prefissati erano due: trovare un escamotage per il patto di stabilità, ma soprattutto dare un impulso nuovo al settore. E infatti nel giro di qualche mese Sermas ha aperto e chiuso diversi cantieri, tra cui il completo rifacimento del tetto delle scuole elementari sulla Sarzanese oltre che il parcheggio da 50 posti auto in via del Bertacchino. Tra i lavori in corso (che saranno chiusi entro la fine dell’anno) la realizzazione di nuovi loculi per alcuni cimiteri, il nuovo centro Ciaf e soprattutto la nuova caserma della polizia municipale che troverà spazio in via Portovecchio.

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