CAMAIORE. La via Francigena è oggi un insieme di strade e sentieri che ripercorrono i tracciati che nel Medioevo conducevano i pellegrini alle tre principali mete religiose cristiane: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.

Il tratto toscano, di 394 chilometri, parte dal Passo della Cisa ed entra nel Lazio a Ponte a Rigo, attraversando territori di particolare bellezza e città importanti, alcune delle quali sono nate e si sono sviluppate per merito di questa Via. Nel 2009 è stato avviato da parte della Regione Toscana un programma di interventi per la messa in sicurezza dell’intero percorso.

Il tratto che ricade sul territorio della provinciale è articolato in quattro tappe per le quali la Provincia di Lucca e i comuni del territorio negli anni passati hanno realizzato alcuni interventi e altri sono in corso di realizzazione grazie anche a finanziamenti regionali per un totale di 1milione e 308mila euro di investimenti.

Per proseguire i lavori di messa in sicurezza i comuni di Altopascio, Camaiore, Capannori, Lucca, Massarosa, Montecarlo, Pietrasanta, Porcari, Seravezza e la Provincia di Lucca questa mattina (5 ottobre) hanno siglato un importante protocollo di intesa che prevede il completamento degli interventi necessari alla messa in sicurezza del tracciato.

Questi nuovi interventi sono stati individuati grazie ad un approfondito lavoro di monitoraggio portato avanti dall’amministrazione provinciale. Sulla base dell’indagine, è stato attivato un confronto con i comuni che ha consentito di definire il masterplan

La firma del protocollo sancisce l’intesa fra Provincia e Comuni e permetterà di fare richiesta di nuovi contributi per un totale di oltre un milione di euro (bando regionale in scadenza il prossimo 15 ottobre).

Il protocollo ha durata triennale, la Regione infatti ha fissato al 28 febbraio 2014 il termine dei lavori. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che il gioco di squadra premia – ha affermato il presidente della Provincia Stefano Baccelli e che il coordinamento tra gli enti permette di ottimizzare le risorse e il tempo. Riconoscendoci questa capacità, la Regione ha suggerito che la Provincia si occupasse del coordinamento dei progetti, della progettazione degli interventi e svolgesse il ruolo di stazione appaltante per la realizzazione delle opere ammesse a contributo”.

Soddisfazione per il lavoro di coordinamento svolto dalla Provincia è stata espressa anche dai rappresentanti dei comuni firmatari presenti alla conferenza stampa. Il tavolo di confronto ha consentito di individuare ulteriori progetti e interventi di completamento dell’infrastrutturazione, presentati a loro volta nel bando in scadenza ad ottobre, destinati non solo al percorso in senso stretto ma anche all’ospitalità, all’accesso alle informazioni, alla dotazione di tecnologie. Questi verranno cofinanziati dalla Regione con il 60% dell’investimento mentre il 40% sarà a carico degli Enti proponenti.

L’obiettivo primario della Regione, infatti, è quello di rendere il tratto toscano della “Via Francigena” un prodotto turistico vero e proprio, realizzando interventi che rendano pienamente fruibile il percorso, mettendo a sistema gli investimenti già effettuati, dando continuità e concretezza a quanto realizzato con il precedente Master Plan, fornendo un ulteriore strumento per lo sviluppo economico dei territori attraversati dall’antico percorso e per le zone limitrofe. Con il protocollo viene istituito anche un Gruppo tecnico costituito dai referenti dei singoli Enti con il compito di condividere gli interventi necessari, supportare la progettazione e contribuire alla soluzione delle problematiche tecniche che dovessero sorgere in merito alla realizzazione delle opere.

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