(foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. A seguito della riunione tenutasi la sera del 10 ottobre i diversi rappresentanti del tifo organizzato, Gruppo Autonomo, Brigata Morganti, Gruppo Sturla, Wild Boys hanno deciso di comunicare a mezzo stampa la loro amarezza ed il loro disappunto riguardo l’atteggiamento tenuto dalla società durante il recente periodo estivo.

“Ferisce in particolar modo la sensibilità del popolo bianconero, non tanto il forte il ridimensionamento della prima squadra di hockey su pista, bensì la totale mancanza di chiarezza e, a nostro avviso, la mancanza di “rispetto” nei confronti di noi tifosi, che da anni ormai sacrifichiamo tempo e danaro (molto) a sostegno del Cgc.

Noi tutti comprendiamo perfettamente quanto sia arduo mantenere la sezione hockey ai vertici della massima serie, resistendo agli effetti di una difficile congiuntura economica nazionale ed internazionale, non fosse altro perché questa crisi la viviamo quotidianamente sulla nostra pelle come cittadini e lavoratori, ed è per questo motivo che ci dichiariamo favorevoli, anche sulla base delle affermazioni fatte dal presidente in estate, all’ingresso di sponsor, con potere decisionale, esclusivamente per la sezione hockey su pista, sempre con le dovute garanzie.

Tuttavia, noi tifosi, non possiamo esimerci dal ricordare come, anche grazie al nostro supporto e al nostro impegno pluriennale nel sostenere la squadra, l’ hockey su pista sia da anni il primo sport cittadino, sia per affluenza di pubblico che per i risultati ottenuti .

Pertanto, sentiamo il dovere di contestare i seguenti atteggiamenti:

– L’atteggiamento di totale omertà ed indifferenza nei confronti della tifoseria e di una intera città da parte della società e della dirigenza del Cgc Viareggio.

– Per le stagioni a venire non sembra esistere, ad oggi, il benché minimo progetto, visto che nessuna rassicurazione è stata data ai tifosi e alla città sul futuro del centro.

– Dato il recente ritiro dalle attività da parte del capitano, ci chiediamo come mai la società non abbia ancora pensato al rimpiazzo del giocatore, il cui budget “dovrebbe” essere in bilancio.

– La società giustifica un parziale ridimensionamento del “Progetto Hockey” (progetto che nessuno, se non nelle segrete stanze di via Veneto, sembra conoscere!) con il momento di crisi generale che sta vivendo l’intera città e non solo, allora noi ci chiediamo una cosa: dal momento che viviamo tutti un periodo di forte crisi economica, come mai il prezzo degli abbonamenti è rimasto immutato a quelli della stagione passata? Visto anche il fatto che, ad oggi, l’organico della squadra risulta inferiore rispetto alla scorsa stagione? Forse per la società del Cgc tale crisi non colpisce i tifosi?

Il tifo organizzato Viareggino si dichiara deluso e tradito da una dirigenza che, ad oggi, si chiude nel più totale mutismo dando adito ad illazioni, ahi noi spesso neanche troppo infondate, secondo le quali il ridimensionamento non sia frutto di prudenza nella gestione dei bilanci o di problemi economici, bensì frutto di contrasti mai sopiti in seno alla società, da un lato, e questioni di famiglia dall’altro.

Tutto il tifo organizzato denuncia la totale inadeguatezza della attuale dirigenza, se non sul piano gestionale almeno sul piano della comunicazione e della trasparenza dei comportamenti (perché il tesoriere si è polemicamente dimesso? E come mai ad alcuni giocatori è stata ridotta la durata del contratto?). Che sia figlio di strategica indifferenza o omertà tese a celare inconfessabili frizioni interne, o d’ incapacità comunicativa dovuta a mera grettezza mentale e supponenza (ipotesi che sarebbe ancora più triste per una società tiene le redini del Torneo giovanile di calcio più importante del mondo), l’atteggiamento tenuto dalla dirigenza del Cgc Viareggio in questi ultimi mesi si è tradotto in una totale mancanza di rispetto ed irriconoscenza verso una città e una tifoseria senza il cui contributo affettivo ed economico non sarebbe stato possibile rimanere ai vertici del campionato italiano per tutti questi anni.

Per dette ragioni i gruppi organizzati del tifo bianconero contestano la società e la dirigenza del Cgc, chiedendo chiarezza riguardo il futuro del progetto hockey e della squadra, e chiedendo dalla società una vera operazione di trasparenza nei confronti di chi, da anni (per alcuni di noi molti), segue e sostiene i colori sociali in tutta Italia ed Europa. I gruppi, sempre di comune accordo ed in assenza di risposte sincere, si riservano di dar vita a forme di protesta nei confronti del Cgc.

Teniamo particolarmente a specificare che tali proteste e contestazioni non riguarderanno assolutamente la squadra, ma la società. Pertanto continuiamo e continueremo a sostenere i colori bianconeri”.

Gruppo Autonomo Viareggio, Brigata Augusto Morganti, Gruppo Sturla, Wild Boys

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