VIAREGGIO. Se la mentalità è cambiata davvero, lo dirà la Coppa Italia. Il Viareggio è tornato da Sorrento con tanta rabbia in corpo per non aver vinto, per quel pareggio che ha trasformato una potenziale gioia in una mezza delusione che domani (17 ottobre) potrebbe essere spazzata via prontamente, qualora al “Giglio” contro la Reggiana arrivasse un successo, proprio come nell’ultimo precedente, risalente a due anni fa.
Gli emiliani arrivano a questa sfida senz’altro più freschi e riposati, sia mentalmente che fisicamente, visto che domenica non è scesa in campo, in quanto ha osservato un turno di riposo. Ha giocato sabato (14 ottobre) contro il Bologna, ma solo per celebrare il suo 93esimo compleanno. A proposito, auguri.
Il “Giglio” – che negli ultimi tempi è stato protagonista di un’opera di restyling – è uno stadio affascinante e che offre motivazioni a iosa. Vero che un po’ qua e un po là ci saranno le cosiddette “riserve”, anche se questo termine non piace mai agli allenatori, che di tutto fanno ogni giorno perché tutti i giocatori si sentano importanti e utili allo stesso modo.
La Reggiana, dopo il tonfo di Chiavari contro l’Entella, torna alla difesa a 4, con un esterno alto a destra, Sprocati, che in pratica è una punta aggiunta. Il Viareggio non muterà il proprio aspetto, almeno nel modulo, ma nei giocatori sicuramente sì. Pellegrini è squalificato, Gerevini è rimasto a casa per evitare inutili rischi dopo i tre punti di sutura alla testa che gli sono stati messi. Niente trasferta a Reggio anche per i vari Gazzoli, Carnesalini, Fiale, Sorbo, Calamai e Giovinco.
Cuoghi, pertanto, dovrebbe mandare in campo Furlan in porta, Trocar, Conson e Tomas in difesa, Peverelli, Pizza, Sandrini, Lamorte, Mannini a centrocampo e De Vena e Magnaghi in attacco.
