
La preoccupazione di Coldiretti (info su www.lucca.coldiretti.it) che per la prima volta entra nel merito dell’argomento, è legata alla mancanza di un coordinamento tra i vari comuni per contrastare, con efficacia, l’invasione del coleottero asiatico. “Non è sufficiente circoscrivere il fenomeno nei singoli comuni – spiega la ragione dell’intervento Genovali – è necessario creare una commissione intercomunale di Area Vasta Versiliese per poter intervenire puntualmente, ottimizzare le risorse e coordinare gli sforzi. Se un comune interviene, e quello limitrofo non lo fa, gli sforzi del comune virtuoso sono vani. C’è poi da regimare tutta la questione legata alle palme presente nei terreni dei privati che devono essere obbligati ad intervenire per evitare il contagio”. L’azione di Coldiretti è mirata a sensibilizzare le amministrazioni comunali della Versilia su una criticità che non va assolutamente sottovalutata: “E’ una situazione che sta colpendo tutta la città e tutta la costa – analizza ancora Genovali – la tempestività degli interventi è fondamentale. Se i controlli sono puntuali e mirati, e la prevenzione funziona, non è necessario abbatterle; ma se si ritarda l’abbattimento è l’unica soluzione”. I rimedi ci sono e la dove sono stati applicati hanno prodotto risultati: “Ci sono diversi interventi preventivi molto efficaci – spiga ancora il Vice Presidente di Coldiretti – con controlli e monitoraggi si possono salvare ed evitare il contagio”. Da qui la richiesta di attivare una commissione, una sorta di task-force, anti-punteruolo: “L’abbattimento e lo smaltimento sono una pratica molto onerosa più della prevenzione in quanto si tratta di rifiuti speciali – conclude – Genovali – la sinergia ed azioni ad ampio raggio evitano spreco di denaro e risorse, anche umane, e difendono il patrimonio prezioso arboreo della nostra bella costa. Coldiretti è pronta ad essere in prima linea per tutelare il suo patrimonio di palme e palmizi”.