(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

MASSAROSA. “Per troppi anni il PdL, inebetito dalla voce del padrone, ha scelto di promuovere o di assecondare politiche scellerate che hanno portato il paese sull’orlo del baratro, e questo senza che mai dal centro-destra si levasse una voce di dissenso contro la devastazione della scuola pubblica, i tagli al trasporto pubblico locale, alla sanità e alla sicurezza, né tantomeno contro le leggi ad personam. Nemmeno a Massarosa. Se questa è la lezione di coerenza che Fabio Francesconi, capogruppo del PdL massarosese, vuole dare ai partiti che governano la Regione Toscana, noi crediamo che ce la debba risparmiare”.

Lo dice il capogruppo in consiglio di Sinistra Comune, Leonardo Gilardetti, in merito alle affermazioni dello stesso Francesconi sulla stazione ferroviaria di Bozzano. “Non è un mistero che noi della sinistra non difendiamo nessuno dei partiti che sostengono il governo Monti, noi però stiamo quotidianamente tra quelli che si battono contro lo smantellamento dello stato sociale iniziato dal governo Berlusconi e accelerato dal governo Monti.

“D’accordo quindi sulla protesta contro i tagli al trasporto su rotaia – aggiunge Gilardetti – ma se davvero nel PdL c’è ancora chi ha voglia di puntare il dito contro qualcuno lo faccia contro il governo, e sennò si metta davanti a uno specchio. Accogliamo con favore e appoggiamo le manifestazioni di aperto dissenso dei rappresentanti dei partiti della sinistra e del centro sinistra che governano la nostra regione e la nostra provincia contro i tagli al trasporto ferroviario e contro la chiusura delle stazioni”.

“Abbiamo sostenuto fin da subito – dice il capogruppo Sc – che la Regione Toscana dovesse tenere aperto il confronto coi territori, con l’obiettivo di razionalizzare e non sopprimere il trasporto su rotaia per non penalizzare oltre misura studenti e pendolari. L’assemblea di lunedì scorso a Borgo a Buggiano, dove oltre mille persone si sono presentate davanti all’Assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, ha conquistato l’impegno ad una tregua di qualche settimana per avviare una riflessione sui temi della protesta, impegno che riteniamo sostenibile pur se consapevoli del fatto che la nostra regione ha subito un taglio di 170 milioni al trasporto su rotaia e su gomma al quale si aggiunge il taglio di 50 milioni di contributo per il contratto di servizio toscano che lo Stato erogava a Trenitalia, per non parlare dei 320 milioni promessi e non ancora arrivati”.

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