VIAREGGIO. “La crisi che sta attraversando il Paese e che non ha certo risparmiato il nostro territorio dove le imprese, i lavoratori e le famiglie accusano ogni giorno gli effetti della pesante recessione, impone a tutti quanti – forze politiche per prime – un grande senso di responsabilità verso i nostri concittadini che si aspettano una classe dirigente in grado di dialogare e di operare concretamente sui problemi della città”.

Massimiliano Baldini, per il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini, interviene sulla drammatica situazione che sta attraversando il nostro Paese e chiede alle forze politiche di dialogare per affrontare insieme i problemi concreti della città.

“I viareggini ed i torrelaghesi non vogliono una classe politica che litiga trincerandosi dietro ai soliti vecchi diktat ideologici ma, in vista delle elezioni del 2013, chiedono la costruzione di un’amministrazione preparata e responsabile che sappia confrontarsi e ragionare sulle cose da fare e sulle soluzioni che la futura Giunta Comunale ed il futuro Consiglio Comunale dovranno trovare per aiutare la città ad imboccare la strada della ripresa il prima possibile.

Dobbiamo far tesoro delle esperienze negative recenti – penso all’Amministrazione Marcucci politicamente consumata sullo strappo con la sinistra radicale e all’Amministrazione Lunardini addirittura collassata su se stessa fino al commissariamento – e aiutare il dialogo fra le forze della città per favorire soluzioni condivise ed equilibrate che mettano sin da subito le gambe ai progetti discussi, evitando posizioni rigide inutili, spinte più da interessi di bottega elettorale che da convinzioni vere e proprie.

Se vogliamo evitare che anche a Viareggio un elettore su due non vada a votare, se vogliamo evitare che il cittadino, stufo dei soliti giochi di potere della politica si senta abbandonato e finisca per esprimere il voto di protesta fine a se stesso, se vogliamo evitare un altra Giunta Comunale debole, divisa  e incapace di far niente, allora la politica, i partiti, le liste civiche più responsabili debbono mettere da parte le vecchie ruggini, le questioni personali, le affermazioni ideologiche di principio e ricollocare al centro la città, la sua struttura sociale, economica, imprenditoriale, i problemi delle famiglie, delle aziende, del lavoro. Costruire una piattaforma di dialogo dove anche posizioni tradizionalmente diverse e lontane possano riuscire a trovare un comune denominatore per confrontarsi sui programmi e sulle soluzioni.

C’è bisogno, fra tutti, di maturare un profondo senso di appartenenza ad una comunità che è in ginocchio e che chiede ai suoi futuri rappresentanti coesione e determinazione per risolvere subito i problemi di tutti i giorni.
La campagna elettorale ha le sue regole e vale per tutti ma il senso di responsabilità e la visione d’insieme degli interessi del territorio dove viviamo debbono prevalere sullo scontro politico e programmatico”.

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