PIETRASANTA. Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli saranno i primi protagonisti della stagione 2012-2013 del Teatro Comunale di Pietrasanta per lo spettacolo di Eduardo Scarpetta, che giovedì 8 novembre (ore 21.15) darà ufficialmente il via al cartellone di prosa, nell’ambito della stagione dei Teatri della Versilia. Prodotto dal Teatro Stabile di Calabria e dal Teatro Quirino, lo spettacolo arriva a Pietrasanta fresco del debutto di successo al Teatro Coccia di Novara. (biglietti da 12 a 24 Euro; info 0584 265733 – 795511 www.laversilianafestival.it; abbonamenti sottoscrivibili fino alla sera dello spettacolo). Per l’apertura della stagione del Comunale di Pietrasanta, il direttore artistico Luca Lazzareschi, che quest’anno per la prima volta firma anche le stagioni di prosa del Politeama di Viareggio e dell’Olivo di Camaiore coordinate dalla Fondazione La Versiliana, ha scelto uno dei titoli più famosi della drammaturgia universale di tutti i tempi. Miseria e Nobiltà, cavallo di battaglia dei più grandi attori napoletani (e non) del secolo scorso, è presentato al Teatro Comunale di Pietrasanta, integralmente in italiano, in una edizione ricchissima di grandi interpreti, scene e costumi. Lo spettacolo si avvale di una riduzione di Geppy Gleijeses che fa tesoro del testo originale di Eduardo Scarpetta, dell’adattamento di Eduardo De Filippo e della sceneggiatura del film di Mario Mattoli con Totò.

Geppy Gleijeses interpreterà il ruolo di Felice Sciosciammocca, Lello Arena sarà Pasquale e Marianella Bargilli sarà Luisella. Al loro fianco i migliori caratteristi del Teatro napoletano: Gigi De Luca (nel ruolo di Semmolone), Gianni Cannavacciuolo, Gina Perna, Gino De Luca, Luciano D’Amico, Antonio Ferrante e tanti altri.

La commedia ha come protagonista Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito.

Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio per via del fatto che Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze.

 

 

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