LUCCA. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale Lucca ha eseguito un decreto emanato dal G.I.P. del Tribunale, nei confronti di un imprenditore toscano un sequestro patrimoniale del valore di 1.680.000 euro, pari agli interessi a tassi usurai concessi a un industriale veneto.

Sono stati così sequestrati : una Ferrari 360 Modena, investimenti in oro per 430.000 euro, denaro e titoli per oltre un milione di euro.

 

Il provvedimento è frutto dell’indagine denominata “Usura & Fattura” avviata un anno fa dal Nucleo di Polizia Tributaria di Lucca, delegato ad effettuare approfondimenti investigativi su una serie di rapporti intrattenuti dall’indagato con un industriale veneto, che apparivano prive di valide ragioni economiche: l’acquirente finale, infatti, era lo stesso venditore iniziale . Le Fiamme Gialle hanno fatto emergere le reali finalità sottostanti alle fatture e cioè che si trattava di un vasto giro di usura, riguardante finanziamenti a breve scadenza (trenta, sessanta o massimo novanta giorni), concessi nel corso del triennio 2007 – 2009.

Si tratta di un sistema di usura molto raro e raffinato, rispetto ai tradizionali metodi di “riscossione crediti” sovente affidati dagli usurai a violenti pregiudicati. In questo caso, invece, l’imprenditore-usuraio aveva creato un giro di fatture attive e passive riguardanti merce che in realtà non si muoveva affatto, ma che servivano per giustificare i prestiti e le maggiorate restituzioni di denaro.

L’imprenditore lucchese, al termine degli analitici accertamenti, è stato denunciato per usura ed abusivo esercizio dell’attività finanziaria e ha subìto, sulla base di quanto previsto dalle norme antiusura in materia di confisca per equivalente, il sequestro preventivo dei beni nella sua disponibilità, sino alla concorrenza dell’importo di euro 1.680.000, equivalente al vantaggio usuraio conseguito.

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ultimo aggiornamento: 07-11-2012


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