VIAREGGIO. Le strade di Andrea Masiello, calciatore viareggino di serie A in forza all’Atalanta, e quelle dell’associazione “L’Araba Fenice” in via dei Peecchi al Varignano si sono incontrate per caso e questo binomio sta creando tanto entusiasmo sia al calciatore stesso e a tutti i ragazzi e gli operatori dell’associazione viareggina.
Masiello sta scontando una squalifica fino al 2014 per essere stato coinvolto nella vicenda del calcioscommesse ed ora collabora con questa associazione, alla cui presidenza c’è Nico Oggiano, ex presidente della Torrelaghese, ma che ha avuto da sempre fino ad oggi l’anima e il fulcro portante in Emma Viviani.
“Quando ho letto sui giornali la storia di Andrea ho voluto conoscerlo e tramite il padre Mario, che lavora in Comune, mi sono messa in contatto con lui – dice – come i ragazzi che fanno parte dell’associazione che hanno bisogno di aiuto e che sono sulla strada del recupero e che hanno necessità di sentirsi il calore intorno. Anche Andrea ero convinta che avesse bisogno di qualcosa del genere, ecco perchè gli ho proposto di entrare a far parte del nostro gruppo ed è stato molto bello vedere l’entusiasmo con il quale ha accettato questa proposta. Insieme alla moglie Alessandra, che è diventata anche lei dei nostri, hanno tracciato il campetto che è stato realizzato, che il Comune ha dato in “adozione” alla nostra associazione. Andrea ha realizzato le porte”.
Masiello è riuscito a creare nell’associazione un entusiasmo che ha permesso che siano oltre un centinaio i ragazzi tutti del quartiere Varignano a ruotare intorno all’Araba Fenice.
“È una bella esperienza quella che sto vivendo – dice Andrea – ho ritrovato diversi ragazzi con i quali ho giocato a calcio da piccolo e mi ha fatto piacere, ma lo stare insieme è bello. Dare qualcosa a questi ragazzi è un fatto che mi rende felice. Nella vita si può sbagliare e sto pagando, stare lontano dai campi di calcio mi pesa molto, perché per me è l’ossigeno. Spero di tornare sul rettangolo verde al più presto. Il direttore sportivo dell’Atalanta, Pierpaolo Marino mi ha teso una mano, quindi spero davvero di tornare a far parte di quel mondo in cui milito da anni. Vivo questa esperienza in modo sereno con questa associazione, e cerco di dare tutto quello che posso a questi ragazzi, ad Emma e a coloro che collaborano con lei. Stiamo cercando di terminare i lavori al campetto che abbiamo realizzato, mi auguro che ci diano un mano per ultimare quello che manca. Gioco a due volte la settimana con un gruppo di appassionati di calcio al campo Cavanis a Capezzano ci sono delle sere che le squadre sono composte anche da tredici giocatori ciascuna, perché tutti vogliono giocare, ma ho ritrovato quei valori che con il tempo si erano un po’ persi. Ringrazio tutti col0ro che mi stanno vicino, anche se c’è nel mio mondo del calcio che mi ha voltato le spalle, ma sono cose che vanno messe in preventivo purtroppo anche queste. Spero di tornare a giocare presto”.
