Foto Consorzio di Bonifica

VIAREGGIO. Non ha lasciato traccia la perturbazione che ha attraversato la Versilia, anche se ha scaricato in media oltre 100 millimetri d’acqua da Montignoso a Vecchiano: la particella temporalesca ha investito principalmente la zona di Massa Carrara, dove purtroppo si sono verificati eventi molto gravi.

Il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli, preparatosi all’allerta da ieri, ha dispiegato quasi tutte le forze in campo e agli operai, al lavoro già dalla notte, si sono aggiunti quasi tutti i tecnici (cinque ingegneri e altrettanti geometri) quando alle 7 il Consorzio ha aperto ufficialmente la sala operativa per il coordinamento dell’emergenza.

A Montignoso e Forte dei Marmi i pluviometri del sistema regionale hanno registrato 140 mm d’acqua piovuti dalle 22 di ieri sera alle 7 di stamani. Il dato è salito ancora di poco nel corso della giornata. Nonostante il dato di cumulata sia ben oltre sopra la media, la rete dei canali ha retto e gli impianti idrovori Fossetto, Colatore e Ranocchiaio hanno funzionato costantemente al ritmo di 16mila litri al secondo.

Scendendo a Pietrasanta e Lido di Camaiore, i dati di pioggia calano sensibilmente. Questa zona ha registrato, nelle stesse ore, circa la metà d’acqua di quella caduta più a nord. Due interventi igli interventi degno di nota: a Fiumetto è stata posizionata nuovamente una pompa idrovora mobile lungo il viale Apua all’impianto Tonfano delle Bozze gestito dal Comune di Pietrasanta. L’impianto risalente agli anni Settanta ha necessità di essere potenziato e in casi di piena come questo, viene aiutato da una pompa mobile in aggiunta alle esistenti. Una seconda pompa mobile è stata portata invece nella zona della Falascaia, tra Pietrasanta e Camaiore per alleggerire la portata di alcuni canali e favorire il deflusso.

Anche in questa zona tutti gli impianti erano in funzione – Fiumetto, Teso, Quadrellara, Mandriato. La portata complessiva dei quattro impianti è di 35.900 litri al secondo.

“La situazione a Pietrasanta e Camaiore è rimasta sotto controllo ma con difficoltà, per le condizioni avverse del mare che in principio non riceveva”, spiega Fortunato Angelini, commissario del Consorzio. “Abbiamo rischiato tracimazioni sui canali Bagno, Teso e Baccatoio.”

A Viareggio e Massarosa, nell’area del Massaciuccoli, le cose non sono andate meglio: canali in piena come non si vedevano da tempo e qualche tracimazione si sono registrati nella zona centrale, intorno e alle spalle di Viareggio. Alle 11 è tracimata la Gora di Stiava, all’altezza della zona della Gulfa. Il canale, pieno fino all’orlo, ha iniziato a sfiorare il bordo dell’argine sinistro per un tratto di circa 30 metri: l’acqua è finita lentamente nel controfosso e nei campi attorno. La tracimazione è stata bloccata nel giro di 15 minuti con 300 ballini di sabbia e non si sono registrati pericoli o danni.

Ben più critica invece la situazione a Massaciuccoli e Quiesa, dove sono esondati alcuni tratti di canali tombati. Il Consorzio ha collaborato con il Comune mettendo a disposizione degli abitanti alcune centinaia di sacchi di sabbia. Anche qui tutti gli impianti erano accesi: Sinstra e Destra Sassaia, Poggio alle Viti 9800. Problemi anche alla circolazione stradale.

Il livello del Lago di Massaciuccoli è salito di 15 centimetri dalla notte precedente, passando da 7 a 22 cm sopra il livello del mare. La situazione è sotto controllo in via precauzionale ed è stata disposta nuovamente l’accensione dell’impianto idrovoro della Bufalina, che da solo è in grado di far defluire acqua dal Lago al ritmo di 15000 litri al secondo. L’operazione richiede un paio di ore di interventi preparatori per la chiusura delle paratoie posizionate lungo il canale. L’impianto resterà acceso per tutta la prossima settimana.

Accesi anche gli altri impianti attorno al lago nella zona di Massarosa – Beatrice, Pioppogatto, Portovecchio e Quiesa – della portata complessiva di 8820 litri al secondo.

130 millimetri d’acqua sono invece quelli caduti nella zona di Vecchiano. Sul posto due squadre di operai e tecnici sono intervenute sul fosso Separatore. Il fosso situato in piena zona di bonifica è tracimato in tarda mattinata ed è stato arginato con sacchi di sabbia. Rinforzati con 300 sacchi di sabbia anche un tratto degli argini del canale barra. L’intervento è stato eseguito in via precauzionale dato che in quel tratto l’argine è più basso che in altri punti.

L’attenzione si è presto spostata sul fiume Serchio, dove già da ieri si aspettava una nuova piena. L’evento iniziato lentamente dalle 6 di questa mattina, ha visto aumentare la portata e i livelli per l’intera giornata, con colmo registrato alle 16 quando il fiume ha raggiunto i 9,65 metri di altezza per una portata di 1688 mc/s. In mattinata sono state chiuse le paratoie del nodo idraulico di Avane e Filettole, in modo che l’acqua del fiume, più alta di queste non rientrasse verso gli abitati. A quel punto i territori di Avane e Filettole sono stati drenati continuamente mettendo in funzione gli impianti idrovori. L’impianto di Filettole è stato potenziato nel giugno di quest’anno, con un intervento costato 260.000 euro che ne ha raddoppiato la portata.

“Nonostante questo intervento nell’abitato si sono riscontrati non pochi disagi”, prosegue Angelini “Purtroppo la zona di Filettole soffre un problema legato alla tombatura di molti canali avvenuta negli anni ’60 sui quali è possibile intervenire solo con un intervento strutturato e costoso.” Per tutta la giornata, al distaccamento dei Vigili del Fuoco, il Consorzio ha messo a disposizione della popolazione circa 300 sacchini di sabbia.

Benché la piena abbia invertito la tendenza resta alta l’attenzione sul Serchio, con personale sul posto. Il centralino del Consorzio rimarrà aperto per le segnalazioni fino a mezzanotte al numero 0584-43991.

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