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 VIAREGGIO. “Girano interpretazioni, da più parti, secondo cui dietro lo strepitoso successo di Matteo Renzi in Versilia vi sarebbero voti di delusi di centro-destra. Si tratta di una lettura che merita una replica netta sia sul piano dei numeri che sul piano politico”.

Lo scrivono i vicesindaci (pro-Renzi) di Pietrasanta Luca Mori e di Massarosa Adolfo Del Soldato.

 “Sul piano dei numeri – scrivono – non è vero che Bersani ha ottenuto gli stessi voti delle primarie del 2009 perché devono essere considerati anche i voti per Franceschini e per Marino, oltre il 50% del totale: voti di destra anche quelli? Alle primarie hanno votato in 3 milioni contro gli oltre 4 milioni delle primarie di Prodi: a quel tempo votarono anche i fascisti? E se facciamo gli schifiltosi sui primi tre milioni di voti, considerato che alle politiche ne prendiamo oltre dieci milioni, che dovremmo dire? Invitare la maggior parte dl nostro elettorato a non votarci perché ci inquina? Si tratta di una visione con ogni evidenza minoritaria e settaria”.

 “Sul piano politico – aggiungono Adolfo Del Soldato e Luca Mori – deve essere ribadito con forza che il voto a Renzi è il voto della nostra gente, del popolo di centro-sinistra. Renzi ha vinto nelle zone più moderate della Versilia come nelle tradizionali roccaforti rosse. Se alcuni delusi del centro-destra si sono aggiunti, essi debbono essere salutati con giubilo, vanno loro spalancate le porte: perché sono il segno della capacità delle nostre amministrazioni locali di allargare il consenso, di imporsi in ambienti che ci erano lontani. E’ un fatto politicamente rilevante, ma numericamente marginale”.

 “Domenica Renzi ha vinto soprattutto nelle regioni rosse, come tutti gli osservatori hanno notato. Il senso è chiaro e non tocca a noi ripeterlo, perché osservatori molto più autorevoli di noi lo hanno spiegato. A noi tocca ripetere invece, con forza, che la richiesta di cambiamento del nostro elettorato, raccolta ogni giorno da chi opera sul territorio, deve trovare finalmente piena cittadinanza nel nostro partito. Finiamola di demonizzare chi è venuto a votare alle nostre primarie: a parte due o tre casi (forse) pittoreschi, è gente che viene con convinzione a sostenere la nostra causa: siamogli riconoscenti. Spalanchiamo le porte, apriamoci alla società civile, diciamo e stabiliamo una volta per tutte che il nostro è il partito degli elettori e non delle burocrazie”.

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ultimo aggiornamento: 27-11-2012


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