“Questo è il momento in cui tutto è ormai stato fatto. Ora bisogna pensare solo alle nuove stagioni e anche a 34 anni si possono cullare grandi sogni. Sì, anche quello di partecipare ad un’altra Olimpiade. Bisogna vedere se il fisico e i risultati lo consentono: le speranze e la voglia di rimettersi in pedana ci sono, ma è anche giusto concentrarsi su una stagione per volta.”
La ricetta per mantenere alte le motivazioni la svela lo stesso campione livornese. “Serve la voglia di cimentarsi con atleti più giovani, di andare in palestra. Perché non provarci? Se i risultati arrivano, tanto meglio.”
Quando gli si chiede quale sarà il suo ruolo nel movimento nazionale della scherma, uno sport che l’Italia benedice ad ogni Olimpiade per le medaglie che regala, Montano abbozza un sorriso. “Ma allora mi volete proprio cacciar via?”, dice scherzando. Poi, seriamente, prosegue: “Ho dato tanto alla scherma e come me tanti altri colleghi.
“Siamo una grandissima squadra, diamo sempre al massimo. Uomini e donne sono tutti forti, in tutte le specialità della scherma. Il mio ruolo è quello di andare avanti e di provare a portare a casa più medaglie possibili. Ma non sono l’unico: il nostro è davvero un movimento globale.”