(foto Pomella)
(foto Pomella)
VIAREGGIO. “La notizia che la proroga di 5 anni delle concessioni demaniali marittime, approvata martedì in Senato, comporterebbe l’immediata sanzione da parte dell’Europa è una bufala colossale.” L’eurodeputato toscano dell’Eld Claudio Morganti ha commentato così la notizia, riportata in questi giorni dalla stampa nazionale, secondo cui la proroga di 5 anni delle concessioni demaniali marittime potrebbe comportare l’apertura di una procedura d’infrazione a carico del nostro Paese.

È stata la Ragioneria di Stato a diffondere una nota in cui, oltre a ribadire la contrarietà del Governo alla mini proroga, ha citato l’apertura di una procedura d’infrazione qualora le concessioni dovessero essere posticipate dal 2015 al 2020.

La somma che il nostro Paese dovrebbe pagare, secondo quanto riportato in questa nota, sarebbe compresa tra 10.880 e 652.800 euro al giorno, per ogni giorno di ritardo successivo alla pronuncia della sentenza di prima istanza della Corte di giustizia Ue, e una somma forfettaria pari a 8.854.000 euro.

“Aver divulgato la notizia immediatamente dopo l’approvazione della proroga fa pensare a quanto il Governo tenga a difendere le nostre imprese balneari. Mi sembra che ci sia un accanimento nei confronti della categoria.

“Ci tengo a precisare che ci sono ben 99 procedure d’infrazione ancora aperte a carico dell’Italia”, ha continuato l’europarlamentare. “La più vecchia risale addirittura al 1992. Io stesso l’anno scorso mi ero rivolto alla Commissione europea perché facesse luce sulle oltre 130 procedure d’infrazione aperte nei confronti dell’Italia e su tutte quelle a cui sono sottoposti gli altri Stati membri. Dalla tabella inviatami dall’Esecutivo Ue, risultava che il nostro Paese non aveva mai pagato un euro.

“Chi parla di sentenza immediata non conosce, o finge di ignorare, il lungo e complesso iter delle procedure d’infrazione che può richiedere anche molti anni Quindi mi auguro che i parlamentari italiani non si spaventino di fronte a queste falsità, ma vadano avanti a difendere gli interessi dei balneari, spingendo il Governo a trattare quanto prima con la Commissione Ue.

“Tra l’altro, bisogna ricordare che lo stesso Esecutivo di Bruxelles si è sempre dichiarato disposto a valutare una proroga all’applicazione della direttiva Servizi per un periodo anche superiore rispetto a quello che ci è stato concesso.”

(Visitato 40 volte, 1 visite oggi)

IL CIRCOLO CARACOL (RC) CHIUDE CON IL CENTROSINISTRA IN VISTA DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

SANITÀ, IL PD DI CAMAIORE SOLIDALE CON I LAVORATORI DELL’OSPEDALE VERSILIA