LUCCA. In occasione del centesimo compleanno del pittore viareggino Giorgio Michetti, nato a Viareggio il 7 dicembre 1912, la Provincia di Lucca in collaborazione con la Fondazione Centro Studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha organizzato la mostra antologica “Centannicompiuti” nelle sale monumentali di Palazzo Ducale, curata da Antonella Serafini e dallo stesso inarrestabile e infaticabile Michetti. Le opere esposte sono oltre 40 tra quadri, riproduzioni, disegni e bozzetti e ripercorrono l’intera carriera dell’artista, dalla fine degli Anni Venti ad oggi.

La mostra è stata presentata alla stampa questa mattina (venerdì 7 dicembre) da Giorgio Michetti e dal presidente del Consiglio Provinciale Andrea Palestini insieme a Paolo Benedetti, dirigente della Cultura per la Provincia di Lucca, la dottoressa Maria Teresa Filieri, direttore della Fondazione Centro Studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti e Marcello Petrozziello, responsabile della comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

In mostra, uno accanto all’altro, esemplari di tutto quanto è stato creato da Michetti: disegni, incisioni, gouaches, dipinti, affreschi, monotipi, calchi, illustrazioni, collages, acquerelli, anamorfosi, stroboscopiche. Una storia artistica articolata e vasta al punto da non poter essere analizzata in termini di progresso o di evoluzione: si tratta infatti di attività parallele e costanti che si sono succedute una a fianco all’altra.

Un profilo di donna, un rubinetto, un disegno architettonico, un lampadario, un grande affresco, un’illustrazione, un appunto raccontano perfettamente i 100 anni di Michetti appena compiuti e di quanto ogni volta, in questi 100 anni, tu hai scelto il linguaggio adatto a tracciare su una superficie quello che in quel momento era il senso della tua esistenza.

Giorgio Michetti nasce a Viareggio il 7 dicembre 1912 e aspetta 65 anni prima di tornarci come artista. Esattamente il 1977, quando l’Assessorato alla Cultura del Comune organizza una sua mostra antologica nello storico Palazzo Paolina Bonaparte. Lo dice il suo curriculum delle mostre “personali” dal quale si rileva pure un’altra informazione di tempo e di luogo: che dalla prima Mostra allestita nella Sala del Comune di Castiglioncello nel 1929 l’artista aspetta 37 anni prima di ricomparire ufficialmente in pubblico, nella Galleria Dante di Lugano, in Svizzera, nel 1966, dove peraltro tornerà ad esporre nel 1974, nel 1978, nel 1985, senza però trascurare Berna, Locarno e soprattutto Pfaffikon, ove ha luogo una sua Antologica comprendente opere dal 1928 – 1982.

Dal 1966, del resto, l’attività di Giorgio Michetti si cadenza su una serie di mostre personali annuali nelle più prestigiose gallerie delle principali città italiane, con presenze fuori confine ed oltre oceano, come nel caso della Mostra all’lnternational Tessiner Gallery di St. Louise, nel Missouri, in USA, nel 1980, in California, St. Francisco a Toronto in Canada.

Espone più volte a Milano, anche grafica con un compendio di opere dal 1970 al 1985 alla Biblioteca Comunale Palazzo Sormani. Eppoi a Novara Broletto, Siena, Roma, Napoli, Arezzo, Seregno, Crotone, Foggia, Como al Broletto, Catania, Torino, Catanzaro, Prato con una antologica, Salone D’Automne – Gran Palais – Parigi.

Michetti inizia a dipingere all’età di 9 anni e da ragazzo ha la possibilità di conoscere i personaggi più importanti dell’arte e della letteratura che ruotano intorno a Viareggio in quegli anni. Tra loro Lorenzo Viani, il tragico pittore della gente di mare, dei disperati e dei barboni, che Michetti racconta di aver “spiato” mentre dipingeva all’aria aperta e gli scrittori Enrico Pea, Mario Tobino, e Silvio Micheli.

Dopo una prima fase in cui esprime le capacità del disegnatore dal tratto sicuro e dalla tavolozza ricchissima, Michetti passa alla pratica del monotipo e poi dalla pittura ad olio all’acquerello per arrivare all’affresco di temi popolareschi.

L’opera di Michetti è stata definita “artigianato finissimo” che trae la sua originalità proprio dalle tecniche pittoriche dall’affresco. Tecniche nuove, frutto di anni di sperimentazione e di studi grazie ai quali l’artista ha creato procedimenti d’una pregevole tecnica e li ha fusi con l’arte. Nell’intonaco si trovano solchi che “trafiggono” l’affresco e trasmettono un forte senso materico, amplificato dall’uso dei colori che va ben al di là del realismo.

La mostra è allestita nelle sale monumentali di Palazzo Ducale dal 7 dicembre al 3 febbraio 2013 ed è aperta dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Apertura straordinaria 24 e 31 dicembre; chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio 2013.

(Visitato 166 volte, 1 visite oggi)
TAG:
Arte centenario Giorgio Michetti Lucca Palazzo Ducale pittore viareggio

ultimo aggiornamento: 07-12-2012


IL TEATRO DELL’OLIVO APRE LA STAGIONE DI PROSA CON IL CULT “A PIEDI NUDI NEL PARCO”

ARTICOLI DA ARREDAMENTO, DA REGALO E ILLUMINAZIONE PER IL NUOVO NEGOZIO “LA MAISON”