VIAREGGIO. La bottega di Commercio Equo-Solidale Banana Joe, compie quest’anno 10 anni di vita e sabato 8 dicembre nella sede della bottega, in Viale Marconi 48 a Torre del Lago, siete tutti invitati alla sua festa di compleanno, dalle 10,30 alle 19,30. Verrà offerto un piccolo pranzo verso le 12,30 e dalle 16,30 merenda per tutti; ci saranno diapositive e foto che racconteranno la storia di questi anni.
La bottega di commercio equo-solidale nasce da un sogno che è poi divenuto un pensiero ed una realtà, con l’impegno e l’aiuto di tutti coloro che vi hanno partecipato. Una bottega di commercio equo è un luogo in cui poter venire a comprare caffè, cioccolato, zucchero e prodotti artigianali che provengono dai Paesi del Terzo mondo, da associazioni e cooperative che lavorano con dignità, senza sfruttamenti umani ed ambientali, e vendono ad un giusto prezzo quanto fatto; queste associazioni e cooperative si impegnano ad investire una parte di quanto guadagnato in beni sociali (scuole, sanità, etc) per lo sviluppo delle loro comunità.
Di ogni prodotto è possibile sapere il volto e le condizioni di vita di chi lo ha fatto e ci parla di uomini e luoghi diversi da noi; alimenti a noi sconosciuti come la quinoa, i risi integrali e le tante spezie sono anche frontiere di biodiversità da difendere; collane fatte con perline di vetro riciclate nelle discariche delle grandi città africane o con prodotti naturali della foresta amazzonica sono gioielli di valore speciali.
“Aprire a Torre del Lago una bottega di commercio equo-solidale – spiegano i titolari di “Banana Joe” – ha richiesto l’impegno di molti e tenerla in vita non è facile, soprattutto di questi tempi. Abbiamo bisogno di rinnovare le forze e le idee dell’associazione di volontariato che sostiene la bottega; chiunque creda in questo progetto può darci una mano.
Noi speriamo nel piccolo aiuto di tanti: scegliere di acquistare anche un solo prodotto di uso quotidiano (il caffè, il tè, lo zucchero) proveniente dal commercio equo-solidale e non dalle multinazionali costituisce un filo continuo di relazione e di accoglienza dell’altro”.
