VIAREGGIO. Quale giorno migliore se non quello dell’Immacolata per presentare il volume che ricostruisce la storia di quello che per i viareggini è il santuario della Madonna: la chiesa della SS. Annunziata. Un libro, voluto e realizzzato dalla stessa Arciconfraternita, per colmare un vuoto di informazioni storiche e di tradizioni che confluiscono nell’edificio accoccolato ai piedi del cavalcavia e che Mario Tobino descriveva come “un fiore solitario, nato tra le dune”.
Il volume, che s’intitola proprio “L’Arciconfraternita di Maria SS. Annunziata e il suo Santuario: Storie e tradizioni del “cuore” di Viareggio”, pubblicato da Pezzini Editore, sarà presentato al pubblico e ai fedeli della SS. Annunziata sabato pomeriggio a partire dalle 16 dal professor Franco Anichini e da Raffaello Bertoli nell’intervallo del concerto di canti mariani offerto dalla Schola Cantorum “Ave Maria” diretta dal maestro Marco Trasatti.
Per molti un’occasione inaspettata per sapere qualcosa di più sul santuario di Viareggio: sia dal punto di vista storico, grazie ad un ampio excursus che prende le mosse dalla sua fondazione nel lontano 1559 per volere degli abitanti di quello che allora era soltanto un piccolo borgo; sia dal punto di vista della devozione, grazie ad una preziosa raccolta delle preghiere che si sono “consumate” e tutt’oggi si ripetono tra le navate della chiesa.
A chiudere il volume, che si attesta come la prima vera monografia sull’edificio religioso più importante della città, una serie di “memorie storiche” recuperate negli Archivi della Confraternita, nonché un racconto inedito del maestro Alfredo Catarsini sulla Festa della SS. Annunziata, proclamata patrona di Viareggio nel Ferragosto del 1943, in pieno conflitto mondiale, da Pio XII a seguito di una petizione cittadina.
A completare le tante informazioni che il lettore può trovare in questo bel volume anche due studi del professor Franco Anichini relativi a due quadri che si trovano all’interno della chiesa.
