PIETRASANTA. Mercoledì 12 dicembre, alle 18, un altro appuntamento dedicato al genio di Michelangelo, si terrà al M.U.S.A Museo Multimediale della Scultura e dell’Architettura.

Il multiforme genio di Michelangelo, l’eccellenza raggiunta nelle varie discipline artistiche, dalla scultura alla pittura, dall’architettura alla poesia, hanno consegnato il Buonarroti alla dimensione del mito, nascondendo spesso aspetti più intimi e determinanti per la comprensione a tutto tondo dell’autore.

Sarà presentato il documentario “Michelangelo. Una Passione Eretica” (2009) che ci rivela, attraverso la sapiente guida del restauratore Antonio Forcellino (ha lavorato a lungo sulle opere del genio toscano) la fitta trama di messaggi che il Buonarroti ci ha lasciato nelle sue opere.

La rassegna “Michelangelo. Ritratto di un Genio e del suo Tempo” progettata e prodotta dalla Fondazione Centro Arti Visive in collaborazione con il Comune di Pietrasanta, Camera di Commercio di Lucca e Artigianart, curata da Alessandro Romanini, intende indagare i vari aspetti del multiforme talento di Michelangelo; il documentario “Michelangelo. Una Passione Eretica” risulta particolarmente interessante rispetto alle finalità didattiche della Fondazione Centro Arti Visive, che propone un master dedicato alla Conservazione e Restauro dell’Arte Contemporanea, dedicato alla formazione di professionalità in grado di operare nel multiforme panorama della creazione artistica dei nostri giorni.

Con il documentario “Michelangelo. Una Passione Eretica” il restauratore Antonio Forcellino ci guida in una indagine attraverso il contatto diretto con le opere scandagliando i testi, le lettere di Michelangelo, approfondendo i suoi rapporti con personaggi come Vittoria Colonna, Ercole Gonzaga, il Papa Giulio II, con il Concilio Trento e l’inquisizione, il cardinale Gian Pietro Carafa futuro papa Paolo IV, perlustrando gli anni tormentati e decisivi per la chiesa che corrispondono anche ai principi salienti della carriera artistica di Buonarroti.

Capolavori come il Giudizio Universale, la Cappella Paolina e la Pietà Rondanini la cui creazione lo ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni, oltre che al profondo significato artistico, nascondono una fitta trama di allusioni, metafore e segni, che ci guidano nell’affascinante tema degli orientamenti religiosi di Michelangelo.

Forcellino con piglio da detective, indagando negli archivi vaticani, nella biografia e nelle opere di Michelangelo, ci illustra questi aspetti meno conosciuti della vita e delle opere del genio toscano, ma allo stesso tempo ci illustra l’importanza dell’attività di conservazione e restauro, non solo per trasmettere significati e memoria, ma la volontà dell’artista e il valore di strumento d’indagine e d’insegnamento.

L’ingresso è gratuito.

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ultimo aggiornamento: 10-12-2012


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