Lo scrive un bambino di 12 anni della frazione camaiorese. Un messaggio inviato tramite il nuovo sistema di Poste Italiane per permettere ai più piccoli di inviare una lettera a Babbo Natale, promettendo una pronta risposta da parte dell’omone con la barba bianca.
“Il nostro ufficio – scrive il bambino nella sua lettera – ha circa cento anni e la popolazione ci si è molta affezionata, è l’unica istituzione presente nel paese. Tu per spostarti hai renne veloci, ma i vecchietti del mio paese non hanno mezzi per recarsi al più vicino ufficio postale che dista 7 km dal paese, se prendono la corriera devono stare fuori di casa oltre sei ore, e molti, sai, sono malati, devono prendere medicine, farsi l’insulina, e poi con questo freddo immaginati stare all’aperto per tante ore“.
“I nonni – scrive il bambino al Babbo Natale delle Poste – hanno sempre avuto fiducia nella loro posta, dove hanno depositato i loro sudati risparmi ed ora , proprio una settimana prima di Natale l’ufficio viene chiuso per sempre. Il nostro giovane sindaco ha provato a fargli cambiare idea, ma niente. Caro Babbo Natale, io sono ancora piccolo e non voglio vedere morire il mio paese e sentire parlare sempre di problemi, proprio in questo periodo anche gli adulti si dovrebbero ricordare che non conta solo l’economia ed il guadagno, ma anche aiutare i più deboli. Perché, Babbo Natale
La lettera è stata recapitata qualche giorno fa. E siamo proprio curiosi di sapere se Babbo Natale si degnerà di rispondere a questa lettera, e come si metterà a spiegare concetti come riordino e razionalizzazione delle spese ad un bimbo di 12 anni, preoccupato per i suoi nonni e per quelli dei suoi amichetti.
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