VIAREGGIO. La tecnica è quella del ‘cash trapping’: si installa un congegno in alluminio davanti la fessura del bancomat che eroga i soldi. Il quale non eroga più i soldi, che rimangono incastrati. Fino a che l’autore non torna, sblocca il congegno, incassa il tutto e  sparisce.

L’ultimo episodio su cui indagato i carabienri di Viareggio è successo nei giorni scorsi, sia ieri che l’altro ieri alla baca Unicredit in via Aurelia Nord e in quella di piazza D’Azeglio.

Su richiesta del direttore sono scattati i controlli dei carabinieri. Il direttore infatti si era accorto del dispositivo in alluminio, applicato sulla fessura di uscita delle banconote dello sportello bancomat, idoneo ad impedirne il ritiro delle stesse da parte del prelevante. Il 13 dicembre avrebbero asportato, con questa tecnica, circa 3,000 euro.

Il giorno dopo stessa modalità di truffa sempre all’Unicredit ma questa volta a quella di piazza D’Azeglio. Questa volta il dispositivo aveva bloccato circa 6.000 euro, poi recuperati dal malvivente (o dalla banda) che aveva installato il congegno sul bancomat.

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