VIAREGGIO. “Alla luce del sequestro della cava di Trambiserra constatiamo con piacere che le autorità competenti riescono, ogni tanto, a portare a compimento i propri controlli. Da diverso tempo tutta la valle del Serra, ai piedi dell’Altissimo, risulta attaccata sotto l’aspetto ambientale da un’intensificazione dell’attività estrattiva, il che implica ripercussioni di tipo idrogeologico, impatti negativi per il turismo, per l’escursionismo montano e per la quiete e la salute di chi vive in quei luoghi.” Lo scrivono in una nota il Gruppo “Salviamo le Apuane” e la Rete Ambientale della Versilia.

“Fin dalle 8 della mattina si vedono arrivare una schiera di camion pronti ad entrare in questa splendida valle, il che rattrista e comporta un aumento pericoloso del traffico pesante che passa da Riomagno.

“La cava di Trambiserra è solo una delle tante, l’attacco al monte Altissimo è cominciato, vedi cava Macchietta sul versante a mare, le Cervaiole che hanno fatto già scomparire una vetta e l’apertura di altre cave sul retro dell’Altissimo che sta passando inosservata. I sentieri storici dell’Altissimo, la via di lizza, i sentieri cai, ad oggi non sono praticabili per attività di disgaggio, e l’importante e insostituibile sorgente dell Polla è interessata da una frana di ravaneto.

“È con dispiacere che noi cittadini leggiamo le dichiarazioni di un Sindaco che tende a minimizzare le cause che hanno portato al sequestro della Cava di Trambiserra e ci chiediamo se non abbia apprezzato l’operato di cittadini che si sono attivati affinchè la legalità sia rispettata e perchè sia esercitato il ruolo, forse da lui talvolta dimenticato, di controllore del territorio.

“Stessa sorte anche nella valle attigua dell’Altissimo, la Valle del Giardino, dove la questione marmettola sembra essere stata dimenticata, ma che le ultime piogge hanno fatto di nuovo riaffiorare, regalandoci ancora il fiume bianco , alla faccia dei protocolli sottoscritti tra aziende, controllori e amministratori.

“Conosciamo bene la direzione strategica a cui mirano le forze politiche, che mal governano se l’obiettivo si chiama , distretto minerario, come a Massa Carrara con tutte le conseguenze del caso, che emergono allarmanti con le alluvioni, con il dissesto finanziario degli enti.

“A tutto questo ci opponiamo perché sono seriamente a rischio tutti i sistemi di tutela della salute dei cittadini:inquinamento delle acque, polveri sottili , traffico pesante su una viabilità già pericolosa. Il privilegio accordato dall’amministrazione all’attività di escavazione anzichè apportare ricchezza al territorio lo deruba di beni non rigenerabili, il marmo, la terra, l’acqua, senza contare che questo avviene a discapito di altre attività economiche sostenibili, come il turismo, l’agricoltura, l’artigianato.

“La tutela dei cittadini, che viaggia a braccetto con quella ambientale, appare sempre più secondaria. Ma siamo solo all’inizio.”

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