CAMAIORE. Un flop totale. Così potremmo riassumere il mix di rabbia, delusione e  sfiducia che si respira in centro a Camaiore tra residenti e commercianti. Gli eventi di Natale hanno scontentato un po’ tutti.

Non si è visto l’annunciato albero dei primati in piazza San Bernardino, l’animazione andava cercata bene perché in giro non si vedeva, il mercatino di Natale non poteva avere location più sbagliata, tra il fango e il buio dei giardinetti davanti l’ex ospedale.

Un panorama natalizio così triste, secondo i camaioresi, era da tanto tempo che non si vedeva. Le vetrine dei negozi sono state tutte addobbate e illuminate, a scapito però delle lucine per le strade, inesistenti. Tanti, troppi gli eventi saltati, secondo l’opinione comune, dal concerto gospel al presepe vivente. Pessima inoltre la location del villaggio di Babbo Natale, in una zona dove non c’è neanche un negozio.

Sui social network si sfoga Sabrina Di Marco, commerciante delusa: “Avevo creduto e sono rimasta veramente delusa dal villaggio di babbo natale. Dove è stato il canto gospel? E l’albero da guinness dei primati?”. I commercianti della zona stadio, aggiunge, sono stati snobbati. Dietro al suo sfogo se ne aggiungono tanti altri, critici, di altri commercianti o residenti del centro.

Non si fanno attendere i commenti politici. PierFrancesco Pardini, Udc, constata che i giardinetti sono stati “devastati” grazie all’idea di mettere lì il villaggio di casette prefabbricate. Critico anche Marco Daddio, della lista Per Matteucci Sindaco. “Gli stendisti al Villaggio – dice – hanno pagato profumatamente il mese di fiera, con risultati economici abbastanza poco felici. Io li avevo avvisati sulla poca collaborazione che avrebbero avuto dall’amministrazione.
Va a fondo della questione Francesco Ceragioli, della lista “Costruiamo il futuro” “I primi a lamentarsi – dice – non sono i cittadini , ma coloro che l’hanno voluta vale a dire i commercianti che hanno tirato fuori i soldi. A loro si sono chiesti 150 euro per il noleggio degli addobbi. Chi invece ha avuto uno stand paga 350 euro per due giorni o oltre 2000 euro per l’intero periodo. Gli erano state promesse “pulmanate di turisti”, li hanno invece visti col lumicino. Sempre inoltre che non sia stata chiesta nessuna fideiussione per i danni: quindi il parco dovrà essere risistemato con soldi pubblici”.

Le critiche sono numerose. Tanto che gli organizzatori sono costretti ad intervenire per dire la loro. “Abbiamo avuto moltissimi problemi – scrivono – e soprattutto pochissima collaborazione da parte di tutto il paese e dell’amministrazione locale. L’albero da Guinness era in programma, ma nessuno ci ha dato la disponibilità per farlo. Nell’intera Camaiore non abbiamo trovato nessuna donna che abbia voluto fare Maria per il presepe vivente! E così via, passando per tutti quelli che avrebbero dovuto fare e non hanno fatto. E ci dispiace – aggiungono – se non abbiamo raggiunto le aspettative, ma buttati nel fango dei giardinetti dal Comune era molto difficile. Noi avremo voluto farlo in piazza come tutti i mercatini, ma ci hanno negato la richiesta e segregati ai giardini con tutte le implicazioni negative: fango, buio, dislocazione sbagliata per i banchi perché introvabili. Il coinvolgimento dei commercianti è stata la seconda idea del Consorzio: hanno pagato la quota che ha coperto l acquisto del materiale necessario per gli addobbi ma l’intera manodopera è rimasta a nostro carico. Il Comune non ci ha dato un euro, anzi ha incassato i soldi del suolo pubblico“.
Tra tante critiche però ce n’è anche qualcuna fuori dal coro. Chi, ad esempio, plaude comunque all’idea di voler fare qualcosa di diverso rispetto agli anni passati, magari con alcuni accorgimenti da apportare per la prossima edizione. Ma anche alcuni commercianti di via di Mezzo che, nonostante gli eventi flop, ha comunque fatto affari durante questo periodo di Natale.

twitter: @marcopomella

 

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