ANTONIOLI (SEL): “LA CULTURA COME RISORSA E IDENTITÀ DELLA CITTÀ”

andrea antonioliVIAREGGIO. “Nessun’altra città delle dimensioni di Viareggio possiede tante eccellenze culturali come la nostra. Qui si concentrano manifestazioni di rilievo nazionale che, se gestite adeguatamente, possono restituire alla città un’identità forte e contribuire alla crescita culturale della popolazione, ma anche costituire una fonte di ricchezza e di attrazione per i visitatori di tutta la Versilia, che sempre di più dovrà procedere in modo unitario e coordinato nella sua azione politico-amministrativa.”

“Oggi le istituzioni culturali della città hanno bisogno di essere ripensate, riprogettate nella loro struttura e nella loro capacità di attrazione. Il Festival Pucciniano, messo a rischio dall’inerzia del centrodestra, deve ripartire dalla grande progettualità che ha permesso la creazione del Teatro a Torre del Lago e che ha destato quel vasto interesse del mondo della lirica che ama Giacomo Puccini, la sua opera e i suoi luoghi.

“Oggi c’è bisogno di un forte rilancio che punti in alto con una qualità elevata dell’offerta artistica, con una Fondazione Nazionale capace di intercettare l’interesse degli appassionati e della critica musicale. Occorre subito la legge che dia stabilità a congrui finanziamenti statali e occorre attivare tutte le relazioni possibili con sostenitori pubblici e privati da coinvolgere in un grande progetto culturale di ampio respiro.

“Solo progetti prestigiosi, collaborazioni con altri importanti enti lirici, ottengono attenzione e sostegno anche internazionale, per questo dovrà essere rivista la struttura della Fondazione, per renderla più efficiente ed adeguata ai compiti.

“Ma Viareggio è ormai un sistema culturale complesso e composito, al centro del quale si situa la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea che per il rilievo delle sue collezioni e le possibilità di collaborazione con Enti famosi può fare da traino a tutto il sistema della cultura e all’intero territorio versiliese. Basti pensare alle sinergie che si possono intrecciare con le altre eccellenze della nostra zona e a quelle, anche attraverso l’illustre comitato scientifico,con i più importanti musei italiani ed anche fuori dall’Italia, come dimostra la nascente Scuola della Grafica con il suo rapporto con la Cina.

“Ma la Galleria ha bisogno di finanziamenti certi e di spazi. Non è possibile che nel bilancio comunale non si prevedano risorse per far vivere un’istituzione artistica di primaria grandezza, considerato anche che l’impegno finanziario sulla cultura è moltiplicatore di ricchezza: crea lavoro, attrae risorse nuove, costruisce l’economia di un’area.

“La questione degli spazi ormai insufficienti di Palazzo delle Muse, dove anche biblioteca ed archivio storico hanno bisogno di ampliamento e di riallestimento, si può risolvere liberando tutto il secondo piano e occupando in un prossimo futuro gli spazi della ex Caserma dei Carabinieri di via Mazzini che il Comune potrebbe recuperare dalla Provincia, contribuendo così a riqualificare la piazza più bella della città da sottrarre agli appetiti della rendita immobiliare.”

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