VIAREGGIO. “Nessun’altra città delle dimensioni di Viareggio possiede tante eccellenze culturali come la nostra. Qui si concentrano manifestazioni di rilievo nazionale che, se gestite adeguatamente, possono restituire alla città un’identità forte e contribuire alla crescita culturale della popolazione, ma anche costituire una fonte di ricchezza e di attrazione per i visitatori di tutta la Versilia, che sempre di più dovrà procedere in modo unitario e coordinato nella sua azione politico-amministrativa.”

“Oggi le istituzioni culturali della città hanno bisogno di essere ripensate, riprogettate nella loro struttura e nella loro capacità di attrazione. Il Festival Pucciniano, messo a rischio dall’inerzia del centrodestra, deve ripartire dalla grande progettualità che ha permesso la creazione del Teatro a Torre del Lago e che ha destato quel vasto interesse del mondo della lirica che ama Giacomo Puccini, la sua opera e i suoi luoghi.

“Oggi c’è bisogno di un forte rilancio che punti in alto con una qualità elevata dell’offerta artistica, con una Fondazione Nazionale capace di intercettare l’interesse degli appassionati e della critica musicale. Occorre subito la legge che dia stabilità a congrui finanziamenti statali e occorre attivare tutte le relazioni possibili con sostenitori pubblici e privati da coinvolgere in un grande progetto culturale di ampio respiro.

“Solo progetti prestigiosi, collaborazioni con altri importanti enti lirici, ottengono attenzione e sostegno anche internazionale, per questo dovrà essere rivista la struttura della Fondazione, per renderla più efficiente ed adeguata ai compiti.

“Ma Viareggio è ormai un sistema culturale complesso e composito, al centro del quale si situa la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea che per il rilievo delle sue collezioni e le possibilità di collaborazione con Enti famosi può fare da traino a tutto il sistema della cultura e all’intero territorio versiliese. Basti pensare alle sinergie che si possono intrecciare con le altre eccellenze della nostra zona e a quelle, anche attraverso l’illustre comitato scientifico,con i più importanti musei italiani ed anche fuori dall’Italia, come dimostra la nascente Scuola della Grafica con il suo rapporto con la Cina.

“Ma la Galleria ha bisogno di finanziamenti certi e di spazi. Non è possibile che nel bilancio comunale non si prevedano risorse per far vivere un’istituzione artistica di primaria grandezza, considerato anche che l’impegno finanziario sulla cultura è moltiplicatore di ricchezza: crea lavoro, attrae risorse nuove, costruisce l’economia di un’area.

“La questione degli spazi ormai insufficienti di Palazzo delle Muse, dove anche biblioteca ed archivio storico hanno bisogno di ampliamento e di riallestimento, si può risolvere liberando tutto il secondo piano e occupando in un prossimo futuro gli spazi della ex Caserma dei Carabinieri di via Mazzini che il Comune potrebbe recuperare dalla Provincia, contribuendo così a riqualificare la piazza più bella della città da sottrarre agli appetiti della rendita immobiliare.”

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