VIAREGGIO. “La tecnologia digitale ed informatica è oggi parte integrante della nostra quotidianità. La rete cellulare abbinata alla navigazione internet ed alla diffusione di nuove tecnologie come la neo LTE (sistema di accesso mobile a banda larga), di supporto a portatili, smartphone, tablet, ci tengono costantemente collegati per comunicare, lavorare, divertirci. Insomma, non possiamo più farne a meno.” Lo scrive in una nota Ilaria Bertuccelli del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Orbene, tralasciando in questa sede le annose questioni in materia di inquinamento elettromagnetico per le quali il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini, confidando anche nelle valutazioni dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (Arpat), si batterà nei prossimi e futuri eventi, perché non sfruttare questa tecnologia mettendola gratuitamente a disposizione della cittadinanza?

“Perché non rendere disponibile il wi-fi in aree strategiche della città come il mercato, la Passeggiata, il porto? Perché non creare un portale dedicato alla città di Viareggio che consenta a commercianti e ristoratori di presentare online le proprie promozioni in tempo reale, con possibilità di incrementare le vendite, ed a cittadini e turisti di essere costantemente aggiornati su eventi, manifestazioni, festività e simili? Tutto questo è utopia? No.

“Basta, infatti, andare su internet per vedere quante città, peraltro a noi molto vicine, abbiano già aderito a progetti simili (si prenda ad esempio il sistema FreeItaliaWiFi). Viareggio, quindi, cosa aspetta? Considerato, inoltre, l’elevato numero di impianti di telefonia mobile che insistono sul suolo comunale – oltre 25 impianti destinati a crescere per lo sviluppo delle nuove tecnologie precedentemente ricordate -, sarebbe opportuno sapere dall’attuale commissario quanto utile producono i contratti di concessione stipulati dalla Pubblica Amministrazione con i rispettivi gestori.

“Il nostro timore è che i prezzi di canone imposti dal Comune non siano competitivi in quanto concordati su importi inferiori al valore di mercato. Pertanto, se questo interrogativo dovesse essere confermato, anche in previsione di attuarne dei nuovi, sarebbe opportuno rivedere le condizioni economiche di tali contratti con conseguente beneficio per le casse del comune e della cittadinanza tutta.”

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