VIAREGGIO. Dopo il predominio assoluto dei fratelli Cinquini degli ultimi cinque anni in seconda categoria si riapre la partita. Tra politica, crisi economica, tempo che scorre e pure gli extraterrestri le costruzioni piccole hanno sfilato sui viali a mare baciati dal sole per questa prima domenica di Carnevale.

“Aprite le finestre è primavera” di Jacopo Allegrucci. Le elezioni quest’anno arrivano nel periodo delle classiche pulizie di primavera e la speranza è che la ventata di aria fresca porti reali cambiamenti e rinnovamenti all’interno della classe politica. Ed è proprio la governante Mamy del celebre “Via col vento” ad aprire le finestre, lasciando entrare un po’ d’aria pulita e spolverando i vecchi politici (Bersani, Berlusconi, D’Alema e compagni) nei panni di ragni e formiche ormai scolorit. Sul retro invece spuntano gli scheletri nell’armadio e tra loro non potevano mancare il Trota Renzo Bossi e “Er Batman” Franco Fiorito.

“E io pago! Satiricon 2013” di Emilio Cinquini. Come nella famosa frase del barone Antonio Peletti, interpretato da Totò, in “47 morto che parla” il cittadino si trova a pagare tutti i costi della politica fino a restare completamente al verde. Così il comico napoletano, al centro della costruzione, si muove oscillando testa, spalle e braccia mostrando le tasche ormai vuote. Sotto di lui l’ex consigliere regionale del Lazio Franco Fiorito invece quasi in un rito dionisiaco è l’anfitrione di una festa romana, raccontata come nel film di Fellini Satyricon.

“Bla bla bla” di Edoardo Ceragioli. La costruzione di esordio di Ceragioli parla dei bla bla della politica, delle chiacchiere a vanvera che poi rimangono lettera morta e rappresenta una critica alla classe dirigente che ormai sta cadendo nel ridicolo. Così in vista delle elezioni sul carro compare un nuovo candidato, il clown a capo del “Partitoditesta” intervistato dalle principali televisioni, il cui programma fatto di tanti bla bla bla è pubblicato su tutti i quotidiani italiani. Sotto di lui il suo entourage e un branco di pecorelle smarrite alla ricerca di una via da seguire.

“Magiapane a Ufo” di Alfredo Ricci. Dischi volanti e strani visitatori sono stati avvistati sulla Terra dopo le notizie di sprechi e furti all’interno della politica da parte della voracissima razza dei “mangiapane a ufo”. Così anche dagli altri pianeti, sentendo parlare di ufo, si sono sentiti tirati in ballo e sono accorsi attorno al grande tostapane per vedere se qualche briciola è rimasta anche per loro o se si sono divorati tutto gli ingordi “mangiapane”.

“Tempo al tempo” di Luciano Tomei. Questa costruzione nasce mentre il carrista stava distruggendo la sua creazione dello scorso anno e, proprio in quel momento, si è reso conto del tempo che scorre. Così proprio a lui, al tempo, ha voluto dedicare un’allegoria, rappresentandolo come un cavaliere che galoppa sul suo destriero. Una sorta di Don Chisciotte, ma trionfante perché, come si sa, il tempo vince su tutto. Dietro di lui sole e luna che mostrano l’alternarsi dei giorni e, ai lati, il tic tac dell’orologio che scandisce lo scorrere delle ore, così come le stagioni che passano inesorabilmente.

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ultimo aggiornamento: 03-02-2013


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