VIAREGGIO. Unire la Versilia dell’enogastronomia, del florovivaismo e dell’artigianato artistico nel segno di un brand. Sono tanti gli elementi conosciuti e riconosciuti che spaziano dai prodotti tipici, vere eproprie eccellenze, ai fiori recisi ed in vaso, settore troppo sottovalutato e mai valorizzato veramente, fino al marmo e al bronzo che, attraverso i laboratori e gli artigiani, contribuiscono ad esportare la Versilia nel mondo.

Tipicità, fiori e opere artigianali sono strumenti spontanei di marketing e promozione che vanno però ognuno per conto suo senza nessun filo logico e nessuna regia comunitaria: “Creiamo un marchio doc Terra di Versilia che sia elemento di aggregazione trasversale e di distintività di un territorio che esprime tante e meravigliose eccellenze”, lancia la proposta Massimiliano Simoni, candidato alla Camera per Futuro e Libertà per l’Italia (lista Monti) alle prossime elezioni in programma il 24 e 25 febbraio. “Iniziamo a ragionare come Versilia, e non più come singolo comune se non addirittura, in alcune circostante, quartiere o frazione.”

Evidente l’esigenza di coordinare, pianificare e conseguentemente ottimizzare le risorse spese, investite, per la promozione di un patrimonio di prodotti variegato per tipologia e target di interesse: “Non ci possiamo più permettere, i Comuni non se lo possono più permettere, di continuare a vendere un territorio e le sue espressioni in maniera frazionata. Non abbiamo più né le risorse né gli strumenti per farlo.

“Sotto un marchio unico possiamo concentrare sforzi ed investimenti e programmare al meglio tutte le azioni per promuovere questo straordinario patrimonio.” Il marchio Terra di Versilia è direttamente collegato ad un altro fondamentale processo che da più parti si sta facendo avanti: la nascita del Comune unico della Versilia.

“Io sono d’accordo, è un percorso intelligente”, spiega Simoni, finiano della prima ora, ex Alleanza Nazionale. “Non lo possiamo più rimandare e non può più essere rimandato da chi oggi si trova ad amministrare il territorio. Non è una soluzione, credo che sia una necessità. Non riduciamo solo i costi della politica, il numero di sindaci, assessori, consiglieri, le poltrone, la macchina che gli sta attorno, ma rendiamo un servizio più efficiente di Governance a chi vive in Versilia.

“Tutti quei milioni di euro possiamo spenderli in altre e più sagge maniere.” Dal marchio al Comune Unico passando per la legge quadro sul turismo culturale che passa, a sua volta, attraverso il link tra i principali eventi della Versilia (vedi Pucciniano, Versiliana, Carnevale) e da un solo ed identico regolamento per il commercio.

“Assurdo che ogni Comune abbia il suo regolamento con i suoi vincoli, la Versilia, se così vogliamo intenderla, è una soltanto. Questo è un primo passo per il Comune Unico: è un atto prima di tutto politico, poi amministrativo.”

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ultimo aggiornamento: 05-02-2013


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