VIAREGGIO. “Sinceramente, se le ricette di Leonardo Betti per la città sono quelle che si leggono sulla stampa, allora ci auguriamo che scelga di rimanere in cucina a fare le penne e ci ripensi a candidarsi a sindaco. Difficile pensare ad un programma più imbalsamato e più ostile nei confronti delle nostre imprese e della nostra iniziativa privata che, al contrario, deve essere agevolata e supportata per rilanciare l’economia della città.” Lo scrive Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Programmi, quelli di Betti, evidente frutto di un pesante condizionamento della sinistra radicale dai quali invece bisogna liberarsi se veramente vogliamo uscire dalla crisi peggiore di sempre. Le nostre attività commerciali della Passeggiata e del Piazzone hanno bisogno che la nostra offerta turistica sia adeguata e quindi, in primo luogo, c’è bisogno di parcheggi perchè chi viene a Viareggio vuole parcheggiare la macchina e farlo a ridosso dei nostri centri commerciali.

“I parcheggi scambiatori alla periferia, come dovrebbe sapere bene Betti che faceva parte dell’Amministrazione Marcucci in qualità di Presidente di Viareggio Fiori, sono abbandonati alle erbacce e alle coppiette clandestine, non certo utilizzati da chi viene da noi il fine settimana. È dal 1980 che si parla dei parcheggi in Passeggiata: se noi vinceremo le elezioni ci impegneremo per realizzarli, magari anche a sostegno di un centro congressi moderno.

“E parlare di turismo e di impresa a Viareggio non può che obbligatoriamente fare riferimento al porto e alla nautica, veri ed unici grandi volani della nostra economia che vanno salvaguardati, ancora di più e proprio perchè in crisi. Per farlo va finalmente portato a compimento l’asse di penetrazione a sud dello stadio, voluto ormai anche dalla Regione Toscana, e va pensato alla realizzazione di un porto turistico che si potrebbe sviluppare anche a levante.

“Sento parlare di referendum per far decidere il quartiere: è la solita ‘falsa democrazia’ dei politici che non vogliono fare niente ancora per anni e che sanno bene che lo statuto del Comune non ha un regolamento attuativo per i referendum. I medesimi politici che al piazzone si dichiarano contro il regolamento della Cosap ma che in Consiglio Comunale erano presenti e l’hanno approvato.

“Se, sin da subito, vogliamo mettere in cantiere la Viareggio del domani, si deve ripartire proprio dal porto e dalle nostre imprese nautiche, uniche al mondo ma penalizzate da amministrazioni pubbliche sempre in bilico e mai capaci di fare scelte nette e chiare.

“La città ha bisogno di un sindaco e di un’amministrazione che faccia scelte coraggiose ed orientate verso la nostra anima turistica, non di governi imbalsamati e condizionati dalla necessità elettorale di tenere insieme l’inconciliabile.”

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