LUCCA. Onorare degnamente il Giorno del Ricordo (10 febbraio) istituito dal parlamento italiano con un’apposita legge il 30 marzo del 2004 per ricordare la tragedia delle vittime delle Foibe e l’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati in fuga dal regime di Tito nel secondo dopoguerra, e dare voce alle testimonianze di coloro che sono giunti a Lucca, città che, dal 1947 al 1956 ospitò circa 1200 esuli nella struttura del Real Collegio.

E’ in queste poche righe il principale significato del consiglio comunale e provinciale congiunto in programma sabato 9 febbraio, alle 9.30, promosso dalle due assemblee elettive di Comune e Provincia che, mezz’ora prima dell’inizio della seduta, onoreranno il Giorno del Ricordo con la deposizione di una corona di fiori sotto la targa commemorativa in piazza del Collegio. E quest’anno i presidenti dei rispettivi consigli, Matteo Garzella e Andrea Palestini, per la prima volta hanno scelto una forma particolarmente solenne per il Giorno del Ricordo.

Dal punto di vista storico si rammenta che dopo la firma del trattato di pace di Parigi, nel 1947, alcune centinaia di migliaia di istriani scelsero con dolore di abbandonare la loro terra e le loro case e di rifugiarsi in Italia perdendo affetti e beni. Numerose di queste famiglie arrivarono a Lucca e molte di loro sono entrate definitivamente a far parte della comunità locale. Con l’istituzione del Giorno del Ricordo, nel 2004, il nostro Paese si è impegnato a far conoscere i conflitti, le tragedie egli eccidi, nonché l’esodo conseguente alla vicenda del confine orientale e a ricordare i fatti legati a questa pagina troppo a lungo ignorata.

La Provincia di Lucca, dall’istituzione ufficiale del Giorno del Ricordo nel 2004, organizza e promuove ogni anno iniziative commemorative e incontri che vedono protagonisti gli esuli istriani, giuliani e dalmati residenti nel nostro territorio. E il Comune di Lucca, dal canto suo, ha intitolato a S. Vito una strada proprio ai martiri delle Foibe.

Il programma istituzionale della mattinata prevede i saluti introduttivi dei rispettivi presidenti del consiglio: Matteo Garzella per quello comunale e Andrea Palestini per quello provinciale. Successivamente interverranno il Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro, il sindaco Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea Stefano Bucciarelli. Prima del dibattito consiliare, in rappresentanza degli esuli, interverranno Aligi Soldati (nativo di Pola e arrivato a Lucca nel 1947 con la prima ondata di esuli) e Roberto Picchiani (figlio di Alberto Picchiani, fatto prigioniero nel 1943 poi gettato nella Foiba di Vines, è stato insignito di medaglia al valor civile).All’iniziativa prenderanno parte anche alcuni studenti delle scuole superiori del territorio.

Il consiglio straordinario congiunto di sabato è stato preceduto, il 2-3 febbraio, dal “Viaggio della Memoria” organizzato dalla Scuola per la Pace della Provincia, dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in collaborazione con il Comune di Lucca: un viaggio in pullman verso Trieste, la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza che ha portato in quelle zone tristemente tragiche una delegazione di amministratori e cittadini tra cui il presidente del Consiglio provinciale Andrea Palestini, l’assessore Mario Regoli e i consiglieri provinciali Fabio Giannotti e Gloria Puccetti, inoltre il presidente del Consiglio comunale di Lucca Matteo Garzella con il vicepresidente dell’assemblea comunale Virginia Lucchesi e il vicepresidente vicario Mauro Macera. Insieme ai rappresentanti degli esuli istriani e dalmati residenti in Lucchesia, anche il direttore dell’Istituto storico della Resistenza Gianluca Fulvetti.

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